DANIELE DE SALVO
Cronaca

Cantiere dell’ospedale di comunità: ignorate le norme sulla sicurezza

Niente elmetto, né guanti, tanto meno paraorecchie, occhiali protettivi e imbracature. Alcuni, oltre a t-shirt indossano anche pantaloncini corti,...

Uno scatto che mostra come in presenza di un carico sospeso non ci sia alcun dipendente con protezioni adeguate

Uno scatto che mostra come in presenza di un carico sospeso non ci sia alcun dipendente con protezioni adeguate

Niente elmetto, né guanti, tanto meno paraorecchie, occhiali protettivi e imbracature. Alcuni, oltre a t-shirt indossano anche pantaloncini corti, come in spiaggia. Letteralmente sopra le loro teste il braccio della gru si sposta avanti e indietro, movimentando sospesi a mezz’aria carichi pesanti. Succede nel cantiere per la costruzione del nuovo Ospedale di comunità, all’interno del presidio ospedaliero San Leopoldo Mandic, che dovrebbero essere "templi della salute", ma anche della sicurezza. Tutti vedono, perché il cantiere, oltre che in un’area ospedaliera, è in fregio a strade trafficate e si sviluppa per diversi metri in altezza, però nessuno interviene. Diversi muratori al lavoro per la realizzazione dell’Ospedale di comunità di Merate ignorano le più elementari norme di sicurezza e non portano i dispositivi di protezione individuale nei cantieri edili: non hanno l’elmetto nonostante il rischio di picchiare la testa in ponteggi e impalcature o di caduta di oggetti dall’alto; non hanno guanti sebbene impugnino e maneggino strumenti e attrezzi vari; non si proteggono le orecchie e nemmeno gli occhi.

"Le prescrizioni dipendono dal contesto specifico, ma in caso di carichi pendenti il caschetto è obbligatorio come in cantiere sono obbligatori i guanti da lavoro", spiegano gli ispettori della Prevenzione e della Sicurezza negli ambienti di lavoro. L’Ospedale di comunità, dal costo complessivo di oltre 3 milioni e mezzo di euro finanziato con fondi del Pnrr e che avrà una superficie totale di 8mila metri quadri distribuiti su più livelli, potrebbe essere inaugurata entro fine anno. Ospiterà 20 posti letto destinati ai ricoveri di breve durata di pazienti fragili o cronici provenienti dal domicilio, di pazienti affetti da più patologie provenienti da una struttura ospedaliera che necessitano di interventi sanitari a media o bassa intensità clinica.

D.D.S.