ENRICO CAMANZI
Editoriale e Commento

Miracoli a Milano

Due storie iniziate come disavventure molto pericolose e terminate nel segno – più o meno – della buona sorte

La giornata da tregenda appena passata, fra nubifragi e danni, non è di quelle nate sotto una buona stella. Eppure ci sono due persone che ricorderanno il 24 luglio come una data – più o meno – fortunata. I protagonisti di due piccoli miracoli estivi, seppure anche questi iniziati come disavventure potenzialmente molto pericolose. Parliamo della donna di 54 anni colpita da una finestra piovuta dal primo piano di uno stabile in via Gorizia e dell’imprenditore di Vibo Valentia salvato dai medici dell’ospedale San Paolo. La prima, infatti, nella sfortuna di essere colpita dal vetro è riuscita a cavarsela con ferite di poco conto. Il secondo, invece, dopo che i medici calabresi avevano scambiato un tumore per una sinusite, venuto al nord per curarsi, ha trovato specialisti che hanno compreso la gravità della sua patologia, strappandolo a morte sicura. I miracoli a Milano accadono ancora, anche senza decolli sulle scope come nella storica “fiaba” firmata da Vittorio De Sica