VALENTINA BERTUCCIO D’ANGELO
Editoriale e Commento

Se Milano avesse lu mere

I milanesi bramano le belle spiagge, ma per visitare quelle Bandiera Blu del Garda c’è un grosso ostacolo che si chiama overtourism

Se Milano c'avesse lu mere, sarebbe una piccola Beri, recita un modo di dire pugliese. Certo Milano può vantare tanti primati ma le spiagge, purtroppo, le vede col binocolo. E i milanesi che fanno? Le cercano, le bramano, si incolonnano per un godersi un metro quadrato di sabbia in riva all’acqua, va bene pure quella dolce. Madre natura, con la Lombardia, in questo senso è stata abbastanza generosa, come certificano anche le Bandiere Blu 2025, che incoronano tre località sul lago di Garda: Sirmione, Toscolano Maderno e Gardone Riviera. Ma tra la teoria (il riconoscimento) e la pratica (godersi le bellezze che hanno fruttato quel riconoscimento) c’è un abisso fatto di turismo letteralmente impazzito. Se un milanese vuole vedere “lu mere” dolce del Garda è meglio se ci va un mercoledì di novembre, ché magari riesce a fare qualche passo senza inciampare su orde di visitatori. La solfa non cambia sul lago di Como. D’altra parte, è l’overtourism, nani.