Se sei donna, come fai sbagli

Sei donna e ti ritrovi incinta senza volerlo. Il caso, l'inesperienza, la sfiga. Non si sa, ma un figlio non è quello che vuoi (o puoi) in questo momento. Potresti abortire, ma ti vengono in mente le accuse e i giudizi: cosa fai, lo uccidi? Piuttosto dallo in adozione. Ti convinci, anche se una gravidanza non è proprio una passeggiata di salute. Passano 40 settimane, ci hai pensato e ripensato, questo piccolo proprio non puoi (o non vuoi) tenerlo. Forse non puoi dargli nemmeno un tetto sopra la testa. Per un attimo pensi di fare tutto di nascosto e lasciarlo, chessò, in un bagno pubblico. Ma è un pensiero che scacci subito, quindi dopo aver partorito lo affidi a chi potrà prendersene cura. Poi ti allontani, con la certezza di aver preso la decisione migliore per tuo figlio: farlo debuttare nel mondo con qualche chance in più.

Chissà cosa c’è nel tuo cuore di mamma… Di certo l’ultimissima cosa di cui hai bisogno è di essere giudicata, ma perché dovrebbero? Hai fatto ciò che era meglio per tuo figlio. E invece no! Eccoli qui: c’è chi ti prega di ripensarci, chi ti offre aiuto economico, chi s’indigna. E tu hai capito che se sei donna, come fai sbagli. Se fai sesso e resti incinta, peggio per te. Se non lo fai, sei una suora. Se abortisci, un mostro. Se lo partorisci ma non lo riconosci, ripensaci. Se lo tieni ma lo cresci in mezzo alla strada, toglietele il figlio. Se sei uomo invece puoi scomparire dal racconto, ché tanto a te nessuno verrà mai a pregarti di tenere un figlio che non vuoi.