Lombardia selvaggia tra lupi e orsi

E sui social il popolo che fu di virologi, esperti di geopolitica, meteorologi si è trasformato in zoologi

Tra lupi e orsi in questi giorni più che in Lombardia par di essere in una landa sperduta con la natura a farla da padrona. La presenza è reale, ne sanno qualcosa nel Comasco e in Valtellina.

Il pericolo soprattutto per gli animali domestici c’è e legittima è la paura. Doveroso trovare una soluzione che salvaguardi l’equilibrio tra umani e animali selvaggi.

Ovviamente è già polemica sugli interventi da fare, sul se e quanto il rischio di essere assaliti sia reale. E sui social il popolo che fu di virologi, esperti di geopolitica, meteorologi si è trasformato in zoologi. Una crociata tra chi lupi e orsi li vorrebbe ammazzare tutti e chi li vorrebbe abbracciare teneramente e portarseli a casa. Un esercito di novelli Konrad Lorenz, che non hanno mai letto un testo di etologia, conciona nelle piazze virtuali, accapigliandosi e insultandosi senza nessun freno. Il bello, o il brutto, è che nessuno o pochissimi di loro un lupo o un orso lo ha visto da vicino. Come nessuno o pochissimi di loro abita in zone dove vive anche un lupo o un orso. Eppure urlano e ululano.

Intanto, mentre le segnalazioni di attacchi o presunti tali ad animali domestici si moltiplicano, c’è chi raccoglie firme per un intervento radicale “di contenimento” . Trovare una soluzione equilibrata non sarà facile ma qualche certezza c’è: Cappuccetto Rosso è una fiaba, Yoghi è un cartone animato e gli zoologi da tastiera sono pericolosi più di lupi e orsi.