A quasi 93 anni, dopo una vita spesa per gli altri, Carlo Gilardi – “il professore” – desiderava e meritava solo una cosa: lasciare questo mondo in casa sua. Con lui e per lui l’hanno sperato in tutta Italia migliaia di persone che, da ottobre 2020, hanno chiesto a gran voce la fine del ricovero coatto in una rsa per allontanarlo da chi invece di prendersene cura lo stava spogliando degli averi e della dignità. Non ha fatto in tempo, il professore gentile di Airuno, a rivedere la sua casa: è morto in un hospice. Un finale davvero amaro per un uomo che meritava la luce e ha vissuto suo malgrado gli ultimi anni al buio della meschinità di chi vedeva in lui solo un bancomat vivente. Adesso sei davvero libero, professore.
Potrebbe interessarti anche
Editoriale e Commento
La tredicesima non è più quella di una volta
Editoriale e Commento
Cpr a cinque stelle
Editoriale e Commento
Diminuirà mai il costo delle case e degli affitti a Milano?
Editoriale e Commento
Alla fine basta poco per far vergognare un ex boss
Editoriale e Commento
Ciclista salva l’autista che l’aveva travolto: è utopia immaginare una tregua tra i “nemici giurati” della strada?