VALENTINA BERTUCCIO D’ANGELO
Editoriale e Commento

Max Pezzali e noi millennials

L’evento catartico dei tre concerti a San Siro per cantare a squarciagola le hit degli 883

Nel 1993 nell’ex Jugoslavia infuriava la guerra, l’Unione sovietica si era appena dissolta, Bill Clinton veniva eletto alla Casa Bianca, Craxi si beccava le monetine addosso, Pablo Escobar era ancora vivo e noi, indossando i Levis 501 e il cappellino con la visiera, cantavamo “Nord Sud Ovest Est, starò cercando lei o forse teeeeeee”. Eravamo felici e non lo sapevamo. Trentuno anni dopo sembra di essere su un altro pianeta, di certo è un’altra epoca, ma noi cantiamo ancora gli 883. Quale stregoneria ci abbia fatto Max Pezzali, a noi millennials, non lo so. Quel che so è che dal 30 giugno al 2 luglio riempirà per tre sere di fila lo stadio San Siro di ex giovani (ma anche di giovani attuali). Tutti pronti a quel rito catartico che è un concerto di hit da cantare a squarcia gola in una sera d’estate. C’è una consapevolezza in più: per qualche ora possiamo essere felici e, questa volta, ci faremo caso.