Tassa dei rifiuti in Lombardia: stangata a Sondrio e Como

A Mantova dove si divide meglio la spazzatura (87,3%) la spesa media pro-capite è di 40 euro. In Valtellina di 145, a Como di 123

Il servizio di raccolta rifiuti

Il servizio di raccolta rifiuti

Milano, 11 marzo 2023 - Le variabili che incidono sul costo possono essere diverse, dalla presenza di turisti alla difficoltà di raccolta legate alla conformazione del territorio, ma, al netto di questa premessa, differenziare i rifiuti paga, non solo sul fronte ambientale ma anche a livello di portafogli. Lo aveva già evidenziato nel 2021 la Corte dei Conti che, nella relazione sulla qualità della spesa degli enti territoriali soprattutto con riferimento al Centro -Nord, aveva spiegato: "Per quanto concerne lo specifico servizio rifiuti, una maggiore raccolta differenziata sembrerebbe essere accompagnata da benefici di carattere economico, ossia minori costi a tonnellata". Un’ulteriore conferma arriva dall’incrocio tra i dati della spesa messa a bilancio dai Comuni (consuntivo 2021) e quelli della percentuale di differenziata per Comune, elaborati da Openpolis su dati Openbilanci e Ispra.

Per quanto riguarda la Lombardia, la spesa media pro-capite di tutti i Comuni è di poco più di 104 euro, sotto i 151,95 euro della media nazionale. Tra le province lombarde, la cifra pro-capite più alta si raggiunge a Sondrio con 145 euro a fronte del 56,63% di differenziata. Segue Brescia, con 130 euro pro-capite e un 76% di differenziata, e Pavia con 127 euro e 49,54% di rifiuti differenziati, la percentuale più bassa tra le province lombarde. Sui costi, si diceva, incide la modalità di raccolta, che è certamente più complessa nelle zone dove sono presenti molti comuni di montagna, con frazioni dislocate in punti non facilmente raggiungibili: questo implica un aumento degli oneri per il recupero dei rifiuti. D’altro canto, pesa anche il ruolo dei comuni a vocazione turistica, dove per diversi mesi all’anno il numero di presenti aumenta esponenzialmente rispetto a quello dei residenti. Emblematico il caso di Limone del Garda, comune che conta poco più di 1.000 residenti, ma che nel 2022 ha registrato circa 1,3 milioni di pernottamenti: non a caso è terzo in Italia ed al primo posto in Lombardia per spesa pro-capite (1.490 euro) a fronte di una differenziata che supera il 66%. Guardano i dati per provincia, in effetti ai primi posti per i costi pro-capite figurano proprio i comuni maggiormente turistici: nel Bresciano, ad esempio, bisogna arrivare al 23esimo posto per trovare un Comune che non sia su uno dei laghi o in Val Camonica.

Depurando l’analisi da questi aspetti, tuttavia, resta la correlazione tra il costo e la differenziata. Tra i comuni capoluogo lombardi, ad esempio, la città con la più alta percentuale di differenziata, Mantova (83,28%), è anche quella con la spesa pro-capite inferiore (39,05 euro). Dall’altro lato, Sondrio con il 55,04% di differenziata arriva a 193,29 euro pro-capite, poco sotto i 212 di Milano che, come città metropolitana, ha però ulteriori elementi di difficoltà che fanno lievitare i costi.