LUCA BALZAROTTI
Economia

Tagli dei tassi, l’effetto sulle case. In Lombardia compravendite a due velocità

Il mercato immobiliare a un anno dagli interventi della Bce sul costo del denaro: mutui sostenibili, ma prezzi alle stelle. Il punto della situazione nelle province

Annunci di case in vendita

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Milano – Sondrio e Como sono le due facce opposte del mercato immobiliare lombardo. Nel capoluogo valtellinese le compravendite di case sono aumentate del 66,3% confrontando i primi tre mesi dell’anno con la partenza del 2024. A Como invece la variazione è negativa: -8,4%.

“Qui i prezzi mediamente sono cresciuti di più rispetto ad altri Comuni e oggi in media le case costano circa 3.000 euro al metro quadrato” spiega Alessandro Ghisolfi, responsabile del Centro Studi di Abitare Co, società di intermediazione e servizi immobiliari specializzata in nuove costruzioni che ha analizzato i dati dell’Osservatorio sul mercato immobiliare (Omi) dell’Agenzia delle Entrate da gennaio a marzo. “Il mercato residenziale lombardo si conferma solido e vivace: prezzi in crescita, domanda forte e offerta selettiva”.

Le rate dei mutui, dopo i tagli dei tassi di interesse della Bce iniziati un anno fa, sono tornate più sopportabili per i bilanci delle famiglie. E le compravendite sono salite soprattutto nei capoluoghi dove il prezzo del mattone è meno alto: Pavia +34,1%, Lecco +29,4%, Cremona +27,8%, Lodi +26,9%. A Varese (+10,2%) e Milano (+7,1%) il rimbalzo è stato meno accentuato mentre Bergamo e Brescia (-3,2% e -3,1%) sono in controtendenza. “Ma la flessione non è così significativa come a Como: anche negli anni scorsi il numero di vendite registrato nel trimestre è sempre rimasto compreso nel range evidenziato in questo primo periodo” sottolinea Ghisolfi. “I prezzi di vendita influenzano in parte il mercato e spingono una parte di domanda a cercare casa nei comuni limitrofi della provincia”.

Nel Lodigiano le compravendite sono cresciute del 25,8%, in Valtellina del 17,3%. Nei Comuni fuori Milano c’è il terzo incremento più alto (+15,3%), seguito dal Varesotto (+14,7%), dalla Bergamasca (+12,8%) e dal Comasco (+11,3%). “La domanda si mantiene indirizzata verso tipologie classiche che vanno dal bilocale al trilocale con una preferenza per le case singole con giardino privato quando si tratta di piccoli comuni – osserva il responsabile del Centro Studi di Abitare Co –. Giovani professionisti e single puntano su abitazioni nuove o ristrutturate, in zone centrali o comunque di qualità medio alta sia dal punto di vista dell’immobile che da quello sociale. La domanda di nuove case, non solo di fascia alta, apprezza particolarmente le tematiche relative agli investimenti legati al consumo energetico, all’impatto ambientale e ai servizi comuni dedicati alle persone. Purtroppo, l’offerta di queste abitazioni è ancora molto bassa e i prezzi di vendita sono mediamente più alti del 20-30% rispetto alle case usate”.