Salvini: “A breve incontro con Ryanair”. Cosa c’è dietro la guerra dei voli e cosa rischia la Lombardia

Malpensa e Orio al Serio tra i più penalizzati. Sullo sfondo l’accordo Lufthansa-Ita che minaccia la redditività della low cost irlandese. O’Leary: “Non faremo ricorsi ma chiediamo più concorrenza”

Il ministro Matteo Salvini e Michael O'Leary, ceo di Ryanair

Il ministro Matteo Salvini e Michael O'Leary, ceo di Ryanair

Milano, 12 settembre 2023 – Il braccio di ferro tra Ryanair e il governo italiano continua. Anzi, la tensione si acuisce di giorno in giorno tanto che Matteo Salvini annuncia di voler incontrare a breve Michael O’Leary e i vertici della compagnia low cost.

Cosa sta succedendo

Ryanair ha annunciato la riduzione delle frequenze dei voli da e per le isole – Sardegna e Sicilia – su una serie di rotte nazionali, tra cui Milano MalpensaBergamo Orio al Serio, come prima mossa  dopo il decreto dell’esecutivo che fissa un tetto alle tariffe per i collegamenti per le isole. I prezzi sono aumentati del 10% e la Lombardia è tra le regioni più penalizzate.

L’attacco

“La legge europea garantisce alle compagnie aeree la libertà di fissare i prezzi più bassi o più alti, e nessun decreto italiano può limitare questa normativa”, ha spiegato Michael O’Leary, numero uno di Ryanair nell’ultima conferenza-stampa tenuta proprio a Milano.

“Questo decreto illegale danneggerà il traffico nazionale italiano e porterà solo meno voli e tariffe più alte per Sardegna e Sicilia”, ha aggiunto. 

Lufthansa-Ita

Sullo sfondo c’è l’operazione che sta portando Lufthansa all’acquisizione di Ita Airways, la compagnia aerea italiana sorta sulle ceneri di Alitalia. “Lufthansa dopo che avrà acquisito Ita, ridurrà i voli e metterà prezzi anche più alti, quindi benvenuta Lufthansa”, ha spiegato ancora O’Leary, che non nasconde come l’alleanza tra la compagnia di bandiera tedesca e Ita possa danneggiare Ryanair.

“Non faremo ricorso, ma vogliamo dei correttivi concorrenziali'”. Nello specifico la richiesta è che “come parte dell'accordo, Alitalia o Ita ci diano maggiori slot a Fiumicino e Linate, per avere più concorrenza”.