Pensioni: dai giovani, alle madri, agli over 60 ecco come potrebbero cambiare

Dalla flessibilità sull'età e sui contributi, da quota 102 al bonus per i più giovani sino al riconoscimento della maternità

Una sede Inps

Una sede Inps

Dai giovani agli over 60 a chi manca poco: il sistema pensionistico futuro è uno dei grandi temi sul tavolo del governo Draghi. Il problema è assicurare una una pensione futura degna ai più giovani e a chi ha un percorso lavorativo ma anche risolvere il nodo di chi si è visto cambiare quota 100 con 102 e più in generale rivedere l'ìimpianto con un meccanismo sostenibile economicamente e non penalizzante dal punto di vita sociale. Tutti temi che sono al centro del confronto, non facilissimo tra governo e sindacati avviato al ministero del Lavoro. Il nuovo tavolo tecnico è fissato per il 3 febbraio mentre per il 7 febbraio è in programma la verifica politica per fare il punto sul percorso avviato e indicare su quale sentiero e calendario andare avanti per riformare la legge Fornero e definire gli interventi da inserire nel prossimo Def di aprile. Il  governo si è detto pronto intanto a stimare le platee interessate, anche per poi definire il modello d'intervento e la misura di sostegno da mettere in campo che per i sindacati dovrebbe prevedere maggior flessibilità e anche  una pensione contributiva di garanzia

Età e contributi

E' questo il nodo più difficile da scioglere anche per i vincoli di bilancio che incidono fortemente sulla spesa ipotizzabile. La questione della flessibilità in uscita, resta tutta da affrontare, con la richiesta dei sindacati di poter andare in pensione a partire dai 62 anni o con 41 anni di contributi senza vincoli di età superando il pensionamento di vecchiaia a 67 anni attualmente previsto.

Quota 102 

Quest'anno, intanto, per l'uscita anticipata c'è Quota 102 (la possibilità di andare in pensione con almeno 64 anni di età e 38 di contributi) ma il problema rimane il futuro con alcuni classi anagrafiche che rischiano di essere fortemente penalizzate o peggio di trovarsi davanti uno scalino o addirittura a uno scalone.

I  giovani

Chi si affaccia al mondo del lavoro o è entrato da pochi anni rischia, tra contratti precari e malpagati di andare in pensione dopo i 70 anni e con assegni bassi o bassissimi. Per questo si pensa anche a una sorta di bonus che copra i periodi di formazione, di disoccupazione e di cura della famiglia.

Le madri

E per le donne si ipotizza di riconoscere nel computo pensionistico anche i periodi di maternità . Tra le ipotesi  per l'uscita anticipata delle madri lavoratrici, uno sconto contributivo di alcuni mesi (dodici chiedono i sindacati) per ogni figlio.

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 Previdenza complementare

E' una delle questione sul tavolo. L'attenzione è sulla riapertura di un semestre di silenzio assenso e di una campagna di informazione per incentivare le adesioni.