
Quasi metà delle aziende preventiva di non trovare personale (foto di repertorio)
Aumentano in un anno le richieste di lavoratori da parte delle imprese lombarde, ma cresce anche la difficoltà di reperimento del personale competente. Un quadro a luci ed ombre quello che emerge dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpa.
Per gennaio 2024, in Lombardia l’industria ha in programma l’assunzione di 122.590 persone, quasi 2mila in più rispetto alle 120mila di gennaio 2023. Cambia la composizione: rispetto a un anno fa, aumenta la quota di impiegati, professione commerciali e servizi e professioni non qualificate, mentre si riduce la percentuale di dirigenti, professioni specializzate e tecnici, così come di operai specializzati, conduttori di impianti e macchine. Ma soprattutto peggiorano le aspettative di trovare i profili ricercati, che arriva al 48,8% rispetto al 44,1% di gennaio 2023, che pure era in aumento rispetto agli anni precedenti. Il problema è diffuso in tutte le province.
Considerando il dettaglio provinciale aggiornato a dicembre 2023, Brescia e Lecco risultano i territori in Lombardia con le percentuali maggiori di difficoltà di reperimento, rispettivamente il 52,2% ed il 52,5%. Difficile trovare più di un lavoratore su 2 anche nel Pavese (51,7%) e nella provincia di Monza (51,8%). Nel confronto rispetto ad un anno fa, sono Pavia, Mantova e Lecco quelle con la crescita maggiore, di 12 mesi, della difficoltà di reperimento dei lavoratori richiesti dalle aziende, con una forbice tra i 7 e gli 8 punti percentuali. Unica provincia lombarda in controtendenza è Como, dove la percentuale a dicembre 2023 si è ‘ridotta’ al 44,7% rispetto al 45% del dicembre 2022. Le ragioni del mismatch? La causa principale è la mancanza di candidati, con le offerte di lavoro che restano deserte.
C’è poi ancora una componente importante di preparazione inadeguata dei candidati, ma anche di mancanza di esperienza nella professione o nel settore. Ma quali sono i profili più richiesti? Va detto innanzitutto che tra le imprese che assumono (il 18% del totale lombardo, con Milano in testa col 41,4%, Brescia al secondo posto con il 12,6%), più di 1 su 3 fa parte del settore dei servizi, mentre “solo” il 21,7% opera nel manifatturiero, il 18,7% nel commercio, il 14,2% nel turismo; fanalino di coda, le costruzioni, con il 9,7% delle imprese che cercano personale.
Le professioni più richieste, in valore assoluto, sono addetti alle vendite (8720), personale non qualificato nei servizi di pulizia (8420) e nello spostamento e consegna merci (8230). Per assumere, molte imprese pensano di rivolgersi preferenzialmente a lavoratori immigrati, soprattutto nei settori dei servizi operativi, della logistica, dei servizi di alloggio, ristorazione, turismo, delle costruzioni.