
Il presidente di FederlegnoArredo Claudio Feltrin con l’architetto Mario Cucinella a San Servolo
Venezia – Senza nostalgia, guardando al futuro. La tre giorni organizzata per gli 80 anni di FederlegnoArredo ha visto grande partecipazione e coinvolgimento di tutte le associazioni. Certo in una fase non facile, se si pensa ai dazi e a Trump che alza di nuovo il tiro (il presidente Claudio Feltrin, laconico: “La gravità delle parole di Trump sta ancor di più nell’incertezza e nel limbo in cui getta gli imprenditori minando la loro capacità di lavorare e investire”). Ma è stata anche l’occasione per fare il punto sull’evoluzione del comparto in un contesto segnato da trasformazioni profonde. E dove sostenibilità ambientale, transizione digitale e dinamiche globali non sono concetti vuoti ma i temi sul quali tutti si confrontano, dai big alle aziende più piccole.
A fare da cornice naturale l’isola di San Servolo, a 7 minuti da piazza San Marco, scelta non casuale: in concomitanza con le suggestioni che arrivano dalla Biennale di Architettura, la quinta edizione di Vid (Venice Innovation design) e i Green Design Day di Federlegno, è stato inaugurato “Un fiore a San Servolo“, progetto dell’architetto Mario Cucinella. Un anfiteatro realizzato con 750 piccoli blocchi stampati in 3D (tecnologia dell’azienda italiana Erratic) che potrà ospitare performance artistiche ed eventi teatrali senza impattare sull’ambiente. Il fondale visivo è rappresentato dall’isola di San Lazzaro degli Armeni.
I blocchi di piccole dimensioni e di 62 tipologie diverse sono stati realizzati sull’isola, senza inutili trasporti inquinanti, con la stampante che ha funzionato per quasi 200 ore sfornando in 15 minuti i “mattoncini“ di calce naturale, materiale molto utilizzato in Laguna. “Un esperimento innovativo – ha detto Cucinella presentando il progetto alla presenza di Feltrin e di Simone Cason, amministratore unico di San Servolo – Certamente ci sono altri esempi in Europa ma di dimensioni maggiori, noi abbiamo scelto di fare piccoli blocchi diversi come lego che vanno a incastrarsi”.
Feltrin ha apprezzato molto il progetto Cucinella, esempio di buona pratica del design. Sui Green Design Days ha ribadito: “Le aziende hanno mostrato come la sostenibilità sia oggi parte strutturale del loro modello industriale. Scelta strategica, e consapevole, in sintonia con i mercati più evoluti”. Non mancano le preoccupazioni. Il 2024 si è chiuso con un fatturato complessivo di circa 52 miliardi di euro, di cui quasi 20 legati all’export, che registra tuttavia un lieve calo del 2,1%. Un dato che riflette le difficoltà di alcuni mercati chiave, ma anche la capacità di un settore in costante evoluzione che, almeno nel 2024, ha saputo performare meglio di altri. Dopo un inizio 2025 promettente, però, l’export della filiera ha registrato a febbraio un calo del 4,8%, portando il dato cumulato del bimestre a -0,7%, per un valore di quasi 3 miliardi. Le flessioni maggiori si sono registrate in Francia (-3,3%) e Germania (-3,2%). Stabili gli Usa (-0,1%), mentre Spagna (+6,6%) e Polonia (+11,5%) si distinguono in positivo.