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IL PRIMO POLO PER LA MOBILITÀ AEREA URBANA

DARE VITA a un polo aeronautico per la mobilità aerea urbana del futuro: è l’obiettivo di Skygate, primo Digital Twin dedicato alla Mobilità Area Urbana (Uam). Il progetto, grazie alla partnership con Enav, Torino Airport e il Politecnico di Torino, punta all’apertura del primo vertiporto per velivoli a decollo e atterraggio verticale. È la prima volta nel trasporto aereo che un nuovo sistema potrà essere testato interamente utilizzando strumenti di simulazione che consentono una valutazione completa dell’impatto sul territorio, partendo da risvolti urbanistici e non solo tecnici. Enav, con la partecipata D-Flight per la parte droni, fornirà all’interno dello SkyGate Digital Twin, le linee guida per garantire il coordinamento tra il traffico aereo tradizionale e quello a bassa quota, tipico della Urban Air Mobility, testando un primo modello Atm (Air Traffic Management) integrato che garantisca la sicurezza di tutte le operazioni di volo anche con alti volumi di traffico.

Con Torino Airport verrà testato il prototipo di un Hub aeroportuale tradizionale integrato con il traffico della Urban Air Mobility. Con il Dipartimento di Ingegneria Aeronautica e Spaziale del Politecnico di Torino verranno simulate le meccaniche del volo. Si stima che entro il 2035 voleranno nel mondo oltre 35.000 velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticale per trasporto passeggeri e centinaia di migliaia di droni, in un mercato della mobilità urbana che si stima raggiungerà i 70 miliardi di euro.

Skygate è nato da un’idea dell’ex astronauta Maurizio Cheli (nella foto) e di Paolo Pari, ingegnere biomedico con la passione del volo. Facendo leva sui 10 anni di esperienza nell’avionica generale con DigiSky, Cheli e Pari puntano a diventare "aggregatori e acceleratori" di una filiera completa, dalle batterie ai software di guida autonoma, dedicata al trasporto di cose e persone con velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticale (eVtol). In pratica dei droni cargotaxi giganti che possono costare fino a 500mila euro e pesare 500 kg per la mobilità a corto raggio fino a 50 km. Fra i player che forniranno il servizio c’è la start-up italiana Walle Mobility che fa parte di SkyGate e che ha un accordo con l’americana Jaunt Air Mobility per sviluppare gli eVtol, i primi prototipi sono attesi nel 2023, e con lo studio Gzdg per costruire i primi vertiporti in Italia.