MICHELE MEZZANZANICA
Economia

Trump taglia il prezzo dei farmaci, Lombardia in allarme: colpito un settore strategico

La filiera Life Science rappresenta il 12,6% del Pil regionale e l’export farmaceutico vale 9,8 miliardi di euro, +28% rispetto al pre-Covid

L'interno di un'azienda farmaceutica

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Donald Trump taglia il prezzo dei farmaci fino all’80%, secondo il principio della “nazione più favorita” per cui negli Stati Uniti il farmaco costerà come nel Paese del mondo in cui il prezzo è più basso.

L’ennesima decisione dirompente sul piano economico da parte del presidente Usa che ha già prodotto i primi effetti, con il pesante calo in Borsa delle principali case farmaceutiche, dall’inglese AstraZeneca alla danese Nordisk, dalla francese Sanofi all’elvetica Hoffmann-La Roche. In rosso a Piazza Affari anche Recordati, il principale gruppo farmaceutico italiano quotato in Borsa. 

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Recordati è una multinazionale con sede a Milano, così come milanesi sono altri colossi come Bracco e Zambon, senza dimenticare Italfarmaco, Alfasigma e ovviamente Mediolanum Farmaceutici. Inoltre, la piemontese Diasorin ha il principale stabilimento produttivo a Gerenzano, in provincia di Varese, e i maggiori brand internazionali del settore, da Bayer a Pfizer, hanno le proprie sedi italiane a Milano. E ancora,esistono tutta una serie di case farmaceutiche minori disseminate sul territorio lombardo, oltre chiaramente a tutto l’indotto. 

La farmaceutica è dunque un settore importante dell'economia milanese e regionale, come si evince anche dal report ‘La rilevanza della filiera Life Science in Lombardia’ di Assolombarda del luglio scorso, in cui si sottolinea come il valore della produzione della filiera Life Science sfiori gli 85 miliardi di euro, per 346mila posti di lavoro.

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Nel 2022 in Lombardia il contributo di filiera e indotto Life Science all’economia regionale rappresentava complessivamente il 12,6% del Pil regionale, con un valore aggiunto complessivo di 56,6 miliardi di euro, a conferma di quanto i settori della salute rappresentino una componente di specializzazione per l’economia lombarda. Inoltre, limitandosi al solo settore dell’industria farmaceutica, secondo il report di Assolombarda la Lombardia rappresenta la prima regione europea per valore aggiunto pro capite.

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Particolarmente significativo è l’export, e proprio qui entrano a gamba tesa le uscite di Trump. Sottolineava infatti nel luglio scorso Assolombarda che “un aspetto rilevante da osservare è la competitività del settore testimoniata da una crescente apertura internazionale nel corso degli ultimi anni”. In particolare, nel 2023 le esportazioni delle imprese farmaceutiche lombarde ammontavano in valore a 9,8 miliardi di euro, più dell’Île de France (9,2 miliardi) e della Catalogna (9,0 miliardi), grandi regioni europee con una sviluppata industria farmaceutica prese a confronto nel report. Si sottolineava una decisa espansione rispetto al pre-Covid, con +28% di esportazioni farmaceutiche rispetto al 2019. Performance che il ciclone Trump rischia ora di vanificare con le sue politiche protezionistiche.