
Un’artigiana al lavoro
Milano – Con i tempi cambia anche il modo di produrre e l’economia lombarda per mantenersi al passo ha abbracciato la rivoluzione della terziarizzazione, non senza conseguenze soprattutto a danno delle piccole e medie imprese. A denunciarlo è Cna attraverso uno studio che fotografa la perdita di imprese in settori produttivi chiave come agricoltura e industria e la crescita costante dei servizi, in particolare quelli rivolti alle imprese e alle persone. Tra dicembre 2019 e marzo 2025, la Lombardia ha perso complessivamente 2.903 imprese attive (-0,4%).
Il dato più rilevante riguarda la composizione del tessuto imprenditoriale che registra un vero e proprio crollo, con un calo dell’11,6%, pari a 11.139 imprese in meno. In forte flessione anche l’agricoltura che registra -8,2% a fronte di -3.675 aziende che hanno chiuso mentre il settore trasporti-logistica si attesta su un calo del 4,7% (-1.253).
Come si diceva in controtendenza ci sono i servizi alle imprese che segnano un +14,4%, con 25.755 nuove attività che hanno aperto mentre i servizi alla persona registrano un +5,1% (pari a 2.688 nuove attività). Negli ultimi 12 mesi (da marzo 2024 a marzo 2025) industria e agricoltura hanno registrato un calo del 3,6% (-3.274) e 1,7% (-726), mentre il settore trasporti-logistica ha perso il 2,1%, (con una perdita di 559 aziende). A garantire il ricambio, anche se in numeri insufficienti in termini assoluti, è il settore servizi alle imprese che ha messo a segno una crescita dell’1,8%, pari a 3.681 nuove attività. Molto positive anche le performance dei servizi alla persona che segnano un +1,7%, con 931 nuove attività aperte negli ultimi 12 mesi.
Anche il mondo dell’artigianato non è immune da questo processo di trasformazione. Tra dicembre 2019 e marzo 2025, il numero complessivo di imprese artigiane è diminuito del 4,8% (-11.661). Il calo è trainato soprattutto dal settore produttivo (-13,8%, pari a -7.388 imprese). Male anche i comparti legati a trasporti e logistica (-9%, -1.439 imprese) e alle costruzioni (-3,7%, -3.531).
L’unico segmento che mostra una lieve crescita nel lungo periodo è quello dei servizi alla persona artigiani, che registra un modesto +0,5% (+162 imprese). I dati relativi all’ultimo anno rafforzano ulteriormente la tendenza. Tra marzo 2024 e marzo 2025, le imprese artigiane si sono ridotte dello 0,8% (-1.861). A pesare maggiormente sono i settori della produzione (-3,1%, -1.494), seguiti da costruzioni (-0,8%, -759) e trasporti-logistica (-0,3%, -44). Crescono solo i servizi alla persona artigiani, anche se in misura contenuta (+0,4%, pari a +177 imprese).
Un trend che preoccupa Cna Lombardia che pone con urgenza anche la riforma della legge sull’artigianato, approvata quarant’anni fa. Una normativa da riscrivere, secondo Cna, tenendo conto dell’innovazione e della digitalizzazione che stanno rivoluzionando anche il mondo dell’artigianato.