CRISTINA LORENZI
Economia

Borsa, partnership, arte e sostenibilità "Marmo di Carrara, abito bianco per il lusso"

Le strategie della Franchiumberto per i secondi cinquant’anni

di Cristina Lorenzi

Cinquant’anni di attività nel marmo, con la barra puntata verso il lusso e un’attrazione fatale verso il bianco delle Apuane più blasonato. Adesso la virata verso l’arte, tenendo comunque ben saldi i piedi nel commercio del lapideo internazionale. Una continua ascesa per la Franchiumberto che si attesta come leader nel lapideo e come testimonial del brand "Marmo di Carrara". Attiva nel bianco che più bianco non si può dal 1971, fondata dal padre Umberto, diretta dai due fratelli Alberto presidente e Bernarda vice, la storica azienda ha fatto passi da gigante confermandosi fra i colossi del bianco nel comprensorio apuo versiliese del marmo.

Quaranta dipendenti, 500 persone che gravitano nell’indotto, un valore di produzione pari a 65,2 milioni di euro nel 2019 e il recente sbarco in Borsa hanno fatto della Franchiumberto un modello di business integrato che copre tutte le fasi del processo produttivo e distributivo, realizzando quella filiera tutta locale che tanto sta a cuore al territorio tutto.

Sono targati Fum i marmi del prestigioso grattacielo "The well" di Toronto e quelli per la moschea in costruzione a Jeddah. Fra le prime nel distretto apuano ad aver capito che il marmo non è solo rivestimento, la Franchiumberto si è avvalsa dei migliori designer per declinare nel calacatta o nel cremo le varie performance che soltanto questa pietra che nasce sulle pendici dell’Appennino toscano può avere. Così dal design alla scultura il passo è stato veloce e, dopo l’entrata in Borsa, va in questa direzione il recente acquisto del 50 per cento della "Ingegner Giulio Faggioni": una partnership strategica per approdare allo statuario, prezioso viatico per entrare a pieno titolo nel campo dell’arte.

Cosa ha comportato l’entrata in Borsa dello scorso ottobre? "Siamo orgogliosi – racconta l’amministratore delegato Alberto Franchi – di aver raggiunto questo importante risultato. La Borsa è per Franchiumberto sinonimo di trasparenza e visibilità e ci consentirà di portare avanti i nostri progetti di business e potenziare ulteriormente la nostra presenza a livello nazionale e internazionale. Da sempre operiamo per valorizzare il marmo di Carrara nel mondo come espressione del made in Italy. Il nostro obiettivo è proseguire nella strategia di diversificazione geografica intrapresa in questi anni, con una politica commerciale volta a posizionare i nostri prodotti sempre di più nel segmento lusso".

Recentissimo il nuovo acquisto di Gvm nel cda. "Sono molto soddisfatto di questa operazione che si inserisce perfettamente nel nostro percorso di crescita e sviluppo e dimostra le capacità imprenditoriali di due tra le più importanti aziende del settore che hanno saputo unirsi in una partnership in un momento così particolare quale quello che stiamo vivendo, a dimostrazione della solidità e della reattività delle nostre società. Inoltre l’accordo prevede anche l’ingresso di Gvm con un partecipazione del 9 per cento nel nostro capitale. Gualtiero Vanelli entrerà nel consiglio di amministrazione. Sono certo che insieme accelereremo nei nostri progetti, potendo contare anche sulle specifiche competenze maturate nel settore dei marmi pregiati e di stile, e in particolar modo nell’ambito artistico, che apporteranno valore al nostro brand. Questo accordo è in linea con il nostro approccio di grande attenzione ai più elevati standard qualitativi e alla sostenibilità ambientale, sia nelle attività estrattive che in quelle di trasformazione".

"Grazie a questa partnership – prosegue Franchi – ci assicureremo l’approvvigionamento di un importante ulteriore quantitativo di marmo di qualità superiore e consolidiamo la nostra rete di rapporti con le principali cave del distretto apuano, con particolare riferimento ai marmi di qualità superiore (Statuario, Calacatta, Cremo), rafforzando la nostra posizione di leadership nel settore del marmo di Carrara nel mondo. Auspichiamo che anche grazie a questo accordo avremo l’opportunità di dare sempre più visibilità al comparto lapideo apuano, rafforzando al contempo il brand marmo di Carrara nel mondo".