LUCA BALZAROTTI
Economia

Appalti, contratti, eredità: è boom di contenziosi, più accordi extra tribunale

In aumento le domande di mediazione alla Camera arbitrale di Milano. Il 10% dei casi arriva dalla Valtellina. In crescita (+36%) le soluzioni delle liti

Stefano Azzali direttore generale della Camera arbitrale di Milano che gestisce l’istituto della mediazione

Stefano Azzali direttore generale della Camera arbitrale di Milano che gestisce l’istituto della mediazione

Milano – Contratti, appalti, successioni. Le liti tra imprese crescono. Ma la mediazione istituita presso la Camera aribitrale di Milano riesce sempre più a evitare i tempi lunghi e costosi dei tribunali e a risolvere positivamente le controversie con un accordo che soddisfa le parti in causa. Quanto emerge dal “Report Mediazione 2025” della Camera Arbitrale di Milano - una fotografia dell’andamento del settore, sui dati statistici registrati dal servizio di conciliazione in base all’attività dell’ultimo anno - rafforza l’istituto giuridico potenziato dalla riforma Cartabia.

Nel 2024, infatti, la Camera arbitrale di Milano ha registrato 1.051 nuove richieste di mediazione, segnando un incremento del 3% di nuovi depositi in un anno (erano 1.016 le nuove domande nel 2023). Anche i procedimenti ultimati sono aumentati del 15%, passando da 869 a 1.004. Gli accordi conclusi hanno visto un incremento del 36% rispetto a un anno fa: 270, il 26,9% sul totale dei procedimenti conclusi nel 2024. In pratica una controversia su quattro processata ha avuto un finale conciliativo.

L’ultimo anno ha visto anche una notevole riduzione dei tempi di risoluzione delle controversie, con una diminuzione del 15% rispetto all’anno precedente: la durata media dei procedimenti è scesa da 112 giorni nel 2023 a 95 giorni. Un aiuto è arrivato dal digitale: secondo il Report, la tecnolgia ha contribuito a rendere più accessibili e rapide le mediazioni, con il 91% degli incontri che si è svolto online. Il 43% delle liti da risolvere tramite la mediazione sono arrivate dalla provincia di Milano: 854 le domande presentate nel 2024.

Il secondo territorio più rappresentato è la Valtellina: dalla provincia di Sondrio, dove il servizio della Camera di Commercio è gestito in associazione con l’Ordine degli avvocati, sono state depositate 211 pratiche, il 10,69%. Al terzo posto la Brianza: da Monza le controversie in attesa di una mediazione sono state 163, l’8,26% del totale lombardo. Seguono Brescia (143 domande) con il 7,25%, Bergamo (135) con il 6,84% e Cremona (112) con il 5,68%. Nella seconda parte della graduatoria si trovano Como (79) con il 4%, Lecco (76) con il 3,85%, Varese (65) con il 3,29%, Pavia (51) con il 2,58%, Mantova (50) con il 2,53% e Lodi (34) con l’1,72%. Nel 2024 è aumentato anche il valore economico medio delle controversie: un incremento del 5%, da 238mila euro del 2023 a 259mila.