Bonus 200 e 150 euro: differenze, a chi spetta, requisiti, come richiederlo e limiti Isee

La guida per ottenerli e come sarà pagata l'una tantum prevista dal Decreto Aiuti bis

Il Bonus 150 euro

Il Bonus 150 euro

Dopo il Bonus 200 euro (ancora non arrivato a tutti) c'è il Bonus 150 euro. Una misura prevista dal Decreto Aiuti bis recentemente convertito in legge dal Parlamento italiano. Ma cos'è il Bonus 150 euro? A chi spetta? Quando arriverà? Che differenze ci sono rispetto al Bonus 200 euro?

Decreto aiuti bis

Innanzitutto occorre specificare che entrambi i Bonus sono stati introdotti dal Governo Draghi per far fronte all'aumento dei prezzi (inflazione) e delle bollette in particolare da mettere in relazione alle ripercussioni della fine dell'emergenza Covid e alla guerra in Ucraina.

Il Bonus 150 euro

Il Bonus 150 euro è stato introdotto per le stesse categorie che già hanno beneficiato del bonus 200 euro. A cambiare sono invece i tetti di reddito di chi avrà diritto a riceverlo.

Chi ne ha diritto

Il nuovo bonus una tantum da 150 euro introdotto dal governo arriverà da novembre a quasi 22 milioni di italiani, dai dipendenti ai pensionati, dai co.co.co a colf e badanti. È quanto prevede il dl aiuti ter - pubblicato in Gazzetta - che stanzia circa 3,2 miliardi per il sussidio.

Bonus una tantum da 150 euro
Bonus una tantum da 150 euro

I limiti di reddito

Il bonus, diversamente da quello da 200 euro, abbassa il tetto del reddito da 35mila a 20mila. Sulla misura resta tuttavia il nodo autonomi, categoria che ancora attende di ricevere il precedente sussidio.

I lavoratori dipendenti

I lavoratori dipendenti, con retribuzione imponibile a novembre fino a 1.538 euro, ricevono l'indennità in via automatica nella busta paga di novembre, previa la dichiarazione di non esser percettore di altre prestazioni incompatibili. L'indennità spetta una sola volta (anche nel caso di più rapporti di lavoro), non è cedibile, né sequestrabile, né pignorabile e non costituisce reddito ai fini fiscali e previdenziali. Le risorse sono poco più di un miliardo per il 2022, per una platea di 6,66 milioni di persone.

Pensionati

Ai pensionati l'indennità viene corrisposta automaticamente dall'Inps a novembre. Per averlo bisogna essere residenti in Italia, titolari di uno o più trattamenti pensionistici, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, e di reddito personale assoggettabile ad Irpef, al netto dei contributi, non superiore per il 2021 a 20.000 euro. Vengono stanziati 1,24 miliardi per il 2022, per una platea di 8,3 milioni di persone.

Colf e disoccupati

Anche per Colf e disoccupati non servirà fare domanda. I lavoratori domestici già beneficiari del bonus 200 euro riceveranno (senza domanda e senza tetto) l'indennità a novembre arriverà direttamente dall'Inps. L'Istituto erogherà i 150 euro anche ai disoccupati che a novembre percepiranno la Naspi e a coloro che nel 2022 hanno l'indennità di disoccupazione agricola di competenza del 2021.

Co.co.co, dottorandi e assegnisti di ricerca

I Co.co.co, i dottorandi e gli assegnisti di ricerca potranno avere l'indennità previa domanda: non devono essere titolari del bonus 200 euro, non devono essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie e avere un reddito fino a 20.000 euro. Sono richiesti domanda, tetto di 20mila euro e almeno 50 giornate lavorate nel 2021 per i lavoratori stagionali, a tempo e intermittenti, così come per gli iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo. Il bonus sarà automatico invece per gli stagionali del turismo, terme, spettacolo e sport già beneficiari dell'indennità covid.

Famiglie con reddito di cittadinanza

Le famiglie con reddito di cittadinanza riceveranno l'indennità d'ufficio con il beneficio di novembre, purché nel nucleo non ci siano beneficiari di altre indennità.

Autonomi senza partita iva

Gli autonomi senza partita Iva avranno l'indennità così come gli incaricati alle vendite a domicilio già beneficiari del bonus 200 euro. Per gli autonomi è previsto che l'indennità da 200 euro del dl aiuti bis (per redditi fino a 35mila euro) venga incrementata di 150 euro a condizione che, nel 2021, abbiano percepito un reddito complessivo fino a 20.000 euro. Viene incrementato di altri 412,5 milioni (pari ad una platea di 2,75 milioni di persone) il limite di spesa del Fondo per l'indennità una tantum per i lavoratori autonomi e i professionisti. Gli autonomi però non hanno ancora ricevuto nemmeno il precedente bonus, in attesa della pubblicazione in Gazzetta del decreto attuativo: solo successivamente gli enti potranno rendere disponibile la procedura per l'invio delle domande.

La domanda per i 200 euro

In attesa che venga pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto attuativo per il pagamento dell'indennità da 200 euro, prevista dal primo decreto Aiuti, dall'assemblea dei direttori generali delle Casse di previdenza di oggi arriva l'ipotesi dell'avvio della presentazione (in modalità telematica) delle domande da parte dei professionisti "lunedì 26 settembre alle ore 12". Per la domanda l'Inps ha creato un'apposita sezione sul sito.

Il 'bonus', pensato per agevolare la platea dei lavoratori autonomi (associati alla Gestione separata dell'Inps e agli Enti pensionistici privati) nel contrastare gli effetti del 'caro-vita', è destinato a chi, nell'anno d'imposta 2021, non ha superato i 35.000 euro di reddito. In considerazione, poi, della novità del decreto Aiuti ter, che stabilisce un'indennità aggiuntiva di 150 euro agli occupati indipendenti con redditi inferiori ai 20.000 euro lo scorso anno, trapela che le Casse sono pronte a rivedere la procedura informatica finora allestita per la richiesta del sussidio, tenendo conto del doppio 'tetto' reddituale dei potenziali aventi diritto. In corso, infine, in questi minuti, l'assemblea dei presidenti degli Enti, da cui uscirà la decisione ufficiale su come il comparto della previdenza privata intende procedere in merito ai 'bonus'. In sostanza sarebbe si pensa di rendere possibile l'effettuazione di un'unica domanda per chi ha diritto ai 2 Bonus.