Artigiani sempre più introvabili: in Lombardia ne sono scomparsi 54mila in dieci anni

Caro-affitti, pressione fiscale, e-commerce: a Mantova Como, Bergamo e Brescia diminuzioni record. Tra le prime 20 in Italia con i dati peggiori anche Pavia e Lodi

Tra le professioni che stanno scomparendo quella del calzolaio

Tra le professioni che stanno scomparendo quella del calzolaio

Milano, 26 marzo 2023 - Fiaccati dal boom degli affitti, dalle tasse, dall’insufficiente ricambio generazionale, dalla concorrenza della grande distribuzione e, da qualche anno, anche dal commercio elettronico, gli artigiani stanno diminuendo in maniera spaventosa. In 10 anni, dal 2012 al 2021, il numero di titolari, soci e collaboratori artigiani iscritti all’Inps è, infatti, crollato di circa 54mila unità in Lombardia (-15,3%), 300mila in tutta Italia (-15,1%). Un’emorragia continua quella fotografata dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre, che sta colpendo, in particolar modo, l’artigianato tradizionale, che con la sua presenza, storia e cultura ha contrassegnato, sino a qualche decennio fa, il panorama urbano di città e province.

Tra le province lombarde , la variazione percentuale più importante si è registrata nel Mantovano (-20%), ma praticamente tutte le sono sopra la media nazionale del -15,1% . Fa eccezione solo Milano, dove il calo in 10 anni è stato dell’11% che, in valore assoluto, significa però 12.930 artigiani in meno. A Como se ne sono persi quasi 4.800 (-19,5%), nella Bergamasca 7.622 (-16,7%), nel Bresciano più di 7.800 artigiani (-15,3%), nella provincia di Lecco circa 2.000 (-15,1%). Guardando alla classifica nazionale redatta in base alla variazione in percentuale tra il 2012 ed il 2021, tra le prime 20 province ce ne sono ben 5 lombarde: Mantova, Pavia, Como, Cremona e Lodi. Rispetto al 2020, nel 2021 c’è stata una leggera ripresa del numero degli artigiani, ma ancora del tutto insufficiente a ritornare al livello pre-Covid che, probabilmente, non si raggiungerà neanche con i dati del 2022.

Tanti mestieri sono a rischio estinzione: autoriparatori, calzolai, corniciai, fabbri, falegnami, fotografi, ricamatrici, riparatori di elettrodomestici. Le cause? Secondo l’associazione, innanzitutto sono cambiati i comportamenti d’acquisto dei consumatori; inoltre, le nuove tecnologie hanno spinto fuori mercato tante attività manuali e la cultura dell’usa e getta ha avuto il sopravvento su tutte le altre, penalizzando, in particolar modo, coloro che del riuso e della riparazione di oggetti e attrezzature ne avevano fatto una professione. Per contro, alcuni settori artigiani stanno vivendo una fase di espansione importante, come quelli dell’area benessere e dell’informatica. Il futuro? L’articolo 45 della Costituzione prevede la tutela dell’artigianato: non è da escludere che, per evitare la desertificazione soprattutto nei centri storici, lo Stato dovrà sostenere con finanziamenti diretti chi vorrà aprire una attività artigianale o commerciale.