
La creazione dell’artista Andrea Cereda si potrà ammirare gratis. Un’installazione di colori diversi che si illuminano in via De Gradi.
Una nuvola di ferro che galleggia a mezz’aria, attraversato da un tubo luminoso che accende l’installazione di colori diversi. Un’opera, realizzata da un importante artista italiano, che si potrà ammirare per tutto il periodo estivo, a qualunque ora del giorno e della notte, semplicemente passando davanti alle vetrine. È la mostra che la galleria d’arte monzese LeoGalleries ha regalato alla città per il periodo delle vacanze, un’installazione “a porte chiuse“ visibile direttamente dalla strada su cui affaccia la sede di via De Gradi.
Si tratta della creazione di Andrea Cereda dal titolo “Cloud_States of Mind“, "una nuvola di ferro, un involucro, un contenitore, un catalizzatore a flusso alternato di pensieri e immagini attraversato da un tubo luminoso - raccontano dalla galleria -. Quasi organismo vivente, la nuvola raccoglie e restituisce quello che capta, che sente, modulandolo in entrata e in uscita con colori diversi, gli stati d’animo, appunto, di coloro che intercetta. Poi, dopo alcune ore, si spegne. Una breve pausa e ricomincia". L’opera resterà allestita fino al 6 settembre. "La nuvola - spiega Cereda - è una metafora della mente e dei suoi stati emotivi. I colori cambiano come le emozioni: a volte caldi e accoglienti, altre volte freddi, taglienti. L’osservatore si ritrova immerso in questa forma che sembra reagire, respirare, offrendogli una riflessione sulle fragilità e sulla mutevolezza della psiche". Ma “Cloud_States of Mind“ ha chiari riferimenti anche al mondo digitale. "La forma della nuvola rimanda inevitabilmente al cloud dei social network - dice l’artista -, quel contenitore immateriale dove ogni giorno riversiamo immagini, parole, pensieri. Un luogo apparentemente neutro ma in realtà carico di aspettative". L’opera vuol essere quindi anche "una critica sottile e poetica alla società della connessione costante: la nuvola non è solo un simbolo del pensiero e del sentimento, ma anche un’allusione al peso che l’esposizione pubblica ha sulla nostra vita interiore". Cereda, che vive nella Brianza lecchese, è arrivato al mondo dell’arte passando per l’esperienza nel campo della pubblicità. Ha all’attivo diverse mostre, in Italia e all’estero, e alla LeoGalleries ha già esposto nel marzo 2024 con la personale “Solido apparente“.
Nei suoi lavori utilizza ferro, lamiere di vecchi bidoni scoloriti e arrugginiti, recuperati in discarica o in qualche casolare abbandonato: parte dal materiale trovato, che assembla e salda, partendo da un’idea estetica e concettuale di base per poi lasciare spazio all’istinto.