STEFANIA CONSENTI
Cultura e Spettacoli

Tutta l’arte di Villa Bagatti. Trenta gallerie e mostre

Dal marmo al bronzo ai materiali di riciclo: la scultura è una materia viva. Colpisce il lavoro di Henri Beaufour, all’ingresso l’opera giostra di Mark Kalinka.

Uno degli spazi della mostra; sotto Herni Beaufour “La mano“ 2022, marmo

Uno degli spazi della mostra; sotto Herni Beaufour “La mano“ 2022, marmo

VAREDO (Monza e Brianza) Se siete fra i (pochi) milanesi che non sono riusciti a visitare la settecentesca Villa Bagatti Valsecchi, a Varedo, durante la Design week, con gli allestimenti di Alcova, allora questa è l’occasione giusta. Apre Milano Scultura (dal 9 all’11 maggio), al contempo fiera e progetto espositivo che si rivolge a un pubblico più largo, non solo di appassionati e collezionisti. Non ci sono stand. C’è un dialogo e un rimando continuo fra le opere di arte contemporanea e le forme degli ambienti neoclassici della Villa. Trenta gallerie, selezionate dalla direttrice Ilaria Centola e dal curatore Valerio Dehò, riportano al centro la scultura, e opere realizzate con materiali vari, dal marmo al bronzo e materiali di recupero. Un’esposizione "fresca", ci sono tanti artisti interessanti, e le proposte sono eterogenee, per varietà, dimensioni dei lavori. Si va da quelli di piccolo formato all’installazione ambientale e arte pubblica. Insomma, la scultura declinata in più modi, "una lingua viva", ha spiegato il curatore Valerio Dehò. Potenti le opere di Henri Beaufour, artista francese che ha una storia curiosa. Ha scelto di vivere in Toscana, aprendo un atelier a Pietrasanta, per essere più vicino alla materia che più lo rappresenta, il marmo. Perchè anche quando si dedica alla pittura non rinuncia al gesto di "incidere" la materia, il colore, graffiandolo. I visitatori potranno ammirare un corpus di opere di piccole e medie dimensioni, fra le quali spicca una grande mano e un gatto, in marmo. La galleria Artista di Monza presenta tre scultori selezionati dalla curatrice Rosella Fusi: Grazia Gabbini con l’opera Pagine Sparse; Giuse Maggi con Specchio d’acqua; Marco Penati con Cucurbita che usa materiali di riciclo e resina. Per la serie Progetti speciali da segnalare le opere di Gigi Renga, con Fame, uova in legno di tiglio olivato e Cinzia Soverchia, Uovo bugiardo, realizzato con ferro e smalto. Mariangela Zabatino (gallery Finestreria), presenta ceramiche raku. L’opera giostra di Marc Kalinka, Dondola, accoglie i visitatori. Ingresso libero.