
Giovanni Cerri, figlio d’arte di Giancarlo, e Luo Qi presentano trenta opere nello Spazio Heart "Luo presenta opere in bianco e nero, io quadri che sono una riflessione sul futuro delle città".
Due mondi lontani e due culture distanti si incontrano. L’arte, del resto, non conosce confini, prende forma attraverso le idee, le emozioni, le sensibilità più diverse. Ne è testimone la mostra “Tra Oriente e Occidente. Ricordando Marco Polo” di Giovanni Cerri e Luo Qi a ingresso libero, aperta fino al 24 novembre allo Spazio Heart Pulsazioni Culturali di Vimercate. L’esposizione, a cura di Simona Bartolena, fa parte del progetto “Memory of History”, un ciclo di mostre presentato nel 2023 in Cina e in Italia. Giovanni Cerri, artista milanese - figlio d’arte del grande Giancarlo - ha esordito oltre trent’anni fa, raffigurando il territorio urbano e in particolare le periferie e archeologie industriali della sua città. Luo Qi, laureato all’Accademia delle Belle Arti in Cina dove ha insegnato per 35 anni, ha organizzato mostre internazionali. Tra le oltre 30 opere esposte, i due artisti rendono omaggio al grande esploratore Marco Polo.
La mostra fa parte del progetto “Memory of History”.
"Sì, l’idea di questo incontro tra Oriente e Occidente è nata a Milano nell’estate del 2022. Luo Qi ed io abbiamo lavorato a distanza per organizzare le mostre in
Cina e in Italia, al fine di creare un “ponte” culturale attraverso questo ciclo espositivo".
L’esposizione “Tra Oriente e Occidente” è un’occasione per mostrare l’arte senza barriere...
"La differenza culturale costituisce la forza della nostra amicizia, che si sviluppa concretamente nell’arte. Il linguaggio delle immagini è universale".
Com’è iniziata la collaborazione con Luo Qi?
"Ho conosciuto Luo Qi in una galleria d’arte milanese circa 12 anni fa, da allora ci siamo sempre tenuti in contatto. Luo Qi, oltre che riconosciuto maestro calligrafo, è anche organizzatore a livello internazionale di mostre ed eventi, e in diverse occasioni mi aveva coinvolto nei vari progetti da lui curati".
Siete diversi artisticamente. E dal punto di vista caratteriale?
"Siamo entrambi molto attivi ed abbiamo in comune il desiderio di arrivare ad una meta, facendo convergere le energie organizzative".
Sono oltre trenta le opere presentate allo Spazio Heart di Vimercate. Ce ne parla?
"La mostra è una prosecuzione di quella svoltasi nel 2023 al Centro Culturale di Milano. L’internazionalità del progetto è stata ben accolta da Simona Bartolena, che con Armando Fettolini ha curato l’esposizione. Luo Qi presenta opere in bianco e nero su carta cinese; il suo segno diventa una scrittura, una raffinata composizione dove convergono elementi tipici orientali e allusioni iconografiche al nostro Medioevo. I miei quadri, invece, sono una riflessione sul futuro della città che si tropicalizza in un clima post-umano dove sopravvivono solo gli animali".
Tra i suoi dipinti risalta “Necropolis”. Una visione quasi apocalittica...
"Alludo ad una Milano distopica, abbandonata, frequentata da gabbiani che sorvolano strade cercando cibo in periferie diventate discariche a cielo aperto".
Rendete omaggio alla figura di Marco Polo con cinque opere a testa.
"Sì, in occasione del settimo centenario del grande esploratore veneziano, ci sembrava doveroso rendergli omaggio come figura simbolica di unione dei due mondi".