“Con una chitarra e 5 sedie cambiamo tutto”

Oblivion Rhapsody sbarca al Lirico: “Dopo due anni di fermo non si poteva ripartire con quello che facevamo prima”

Gli Oblivion

Gli Oblivion

Milano, 4 marzo 2023 - Divertente, però, l’idea di essere “i cinque gradi diseparazione fra i Queen e Gianni Morandi” della satira musicale italiana carezzata dagli Oblivion nel portare in tour la propria opera omnia. In dirittura d’arrivo, la scintillante “Oblivion Rhapsody” sbarca Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli al Lirico il 9 e 10 marzo per un ultimo inchino. "Lo spettacolo è nato due anni fa con l’idea di festeggiare i nostri dieci anni di tournée" spiega Scuda a proposito di questo “best of”. "Pensavamo di ripescare le cose più diverse affiancandole ad altre nuove o lasciate nell’armadio allestendo i passati spettacoli. Poi è arrivata la sosta forzata dovuta alla pandemia e i dieci anni sono diventati dodici.

Ma anche in uno spettacolo di repertorio ci secca rifare le cose pari pari, così abbiamo smontato ogni singolo frammento per rimontarlo in maniera diversa, strana, surreale. Tranne ‘I Promessi Sposi in 10 minuti’, che rispolveriamo dopo un decennio di assenza, non c’è più un brano intero. Nelle nostre creazioni c’è tanta stupidera, ma anche grandissimo rigore".

Insomma, un “remix” più che un “extended play” .

"Diciamo una camminata nella nostra storia piena d’incidenti e d’imprevisti; un Arlecchino surreale di tutte le nostre creazioni che, con la regia di Giorgio Gallione, prendono nuova forma accostate in questo modo. È lui il sesto Oblivion. Dopo due anni di fermo, d’altronde, non si poteva ripartire con quello che facevamo prima. E se ieri usavamo scenografie, costumi, basi musicali, oggi ci inventiamo tutto con una chitarra e cinque sedie".

L’ultimo Sanremo vi ha offerto nuovo materiale?

"Visto il successo ottenuto in rete, ‘Mengoni all’Ikea’ non possiamo non farlo. Ma nel bis. Per non toccare l’impianto dello spettacolo. Le altre canzoni del Festival entreranno magari nel nuovo spettacolo che abbiamo in mente per l’autunno. Lunedì prossimo, intanto, usciamo con un video sulla canzone di Ultimo".

Come avete vissuto questo Sanremo?

"Quella settimana i teatri hanno ridotto la programmazione e noi siamo rimasti senza spettacoli, così abbiamo pensato di ritrovarci a creare le nostre parodie e a metterle in rete già durante i giorni del Festival. Una maratona massacrante".

Risultato?

"Rifare a caldo Blanco che se la prende coi fiori dell’Ariston ha subito mobilitato i social e così, quando sono arrivate le canzoni in gara, i commenti erano già scatenati. Ci ha divertiti molto rifare il pezzo di Elodie, ma anche quello di Mr. Rain, che evidenzia una serie di collegamenti musicali in bilico tra i canti di chiesa e Lady Gaga. E questo ha scatenato l’esercito di fans infiammando grandi dibattiti in rete".

Dovendo focalizzare lo spettacolo su un artista solo. Su chi puntereste?

"Forse sui Monty Pyton, nostra grande passione. Finora, ne abbiamo omaggiato lo spirito, il surrealismo, ma quasi mai il repertorio".