Morto l'attore Jack Kehler: era il padrone di casa di Drugo nel Grande Lebowski

Caratterista molto apprezzato a Hollywood: fra i suoi film anche "Point break", "Strade perdute", "Man in black II" e numerose serie

Jack Kehler nel Grande Lebowski

Addio all'attore statunitense Jack Kehler, caratterista noto per il film "Il grande Lebowski", film di culto in cui interpretava il padrone di casa di Dude (Drugo, in italiano), il perdigiorno interpretato da Jeff Bridges e la serie tv "L'uomo nell'alto castello". Kehler aveva 75 anni. La scomparsa risale a sabato scorso, il 7 maggio, ed è stata provocata da complicazioni della leucemia. L'attore era ricoverato al Cedars Sinai Medical Center di Los Angeles. L'annuncio della scomparsa è stato dato oggi dal suo agente a "The Hollywood Reporter". 

Kehler era nato il 22 maggio 1946 a Philadelphia, nello stato della Pennsylvania, e aveva studiato all'Actors Studio. Ha iniziato la sua carriera sul grande schermo nel 1983 come benzinaio in "Strange Invaders", seguito da un ruolo ricorrente come sergente Cooper nella serie televisiva comica "Fresno".  Nel 1990 interpretò una parte nel dramma "Ti amerò... fino ad ammazzarti" di Lawrence Kasdan e nel 1991 Kehler apparve nel thriller "Point Break - Punto di rottura" di Kathryn Bigelow, con Keanu Reeves e Patrick Swayze, altro cult della Hollywood anni '90. Sono seguiti i film "L'ultimo boy scout" di Tony Scott, "Waterworld" di Kevin Reynolds e "Strade perdute" di David Lynch. 

Kehler ha interpretato il padrone di casa di Dude in "Il grande Lebowski" (1998) di Joel ed Ethan Coen, e un funzionario del dipartimento di stato in "Arma letale 4" (1998) di Richard Donner. Negli anni 2000 è apparso in diversi telefilm, tra cui "Ncis - Unità anticrimine", "Cold Case - Delitti irrisolti", "The Mentalist", "Bones", "Mad Men". Ha interpretato il ruolo ricorrente di Harlan Wyndam-Matson in "L'uomo dell'alto castello" (2015) di Amazon Studios. Tra gli altri suoi film "Fino a prova contraria" (1999) di Clint Eastwood, "Men in Black II" (2002) di Barry Sonnenfeld, "L'amore in gioco" (2005) di Peter e Bobby Farrelly, "Imbattibile" (2006) di Ericson Core, "Strafumati" (2008) di David Gordon Green e "Zeroville" (2019) di James Franco.