Beruschi
Domenica sera: sono stanco come un attore che oggi pomeriggio ha debuttato in teatro con uno spettacolo pensato da lui, ma con la collaborazione di due bravissimi colleghi di scena: suoni e canti Mario Lo Giudice, canto e balli Patty Lily. “80 anni in 80 minuti”: il risultato più importante lasciare liberi gli spettatori dopo un’ora e 20 salvo che vogliano uno o due bis, che i teatranti eseguono con tanta voluttà; infatti alla fine è durato 100 minuti. Ho avuto il piacere di sentire applausi convinti, molti si sono fermati per chiederci autografi e foto, hanno esaurito i miei libri in vendita. In platea il piacere di vedere cari colleghi, come Anna Delli Ponti, Gianni Bambozzi, Paolo Menichini in prima fila e altri sparsi tra il pubblico. La mia idea degli spettacoli che non debbano durare più di due ore non sempre ha trovato consensi nell’ambiente, ma io continuo ad esserne convinto ed oggi pomeriggio ne ho avuto conferma. Mi ricordo un episodio al Piccolo: seduto nei primi posti di platea, tra due famosi attori, ero guardato con sufficienza visto la mia provenienza dal cabaret e dal teatro comico. Era la messa in scena, da un romanzo di uno scrittore inglese, una menata noiosa procurata da un famoso regista; molti spettatori, approfittando dell’intervallo, se la squagliarono; i due colleghi, passate tre ore, vedendo facce annoiate, mi dettero ragione. Chiedo scusa e ringrazio chi oggi ha avuto la gentilezza di applaudirci e di stringerci la mano.