
Tempus fugit. E le canzoni pure. "Ma rincorrerle di città in città è la cosa che m’ha divertito di...
Tempus fugit. E le canzoni pure. "Ma rincorrerle di città in città è la cosa che m’ha divertito di più fare questa estate" ammette Lucio Corsi, che dal secondo posto a Sanremo (e il quinto all’Eurovision) non s’è più fermato. L’ultimo appuntamento con l’eroe di “Volevo essere un duro” è stasera sul palco dell’Ippodromo Snai di San Siro. Perché vivere la vita sarà anche un gioco da ragazzi, ma a fine tour, dopo aver lasciato sulla strada anche l’ultima stilla di sudore, l’obbligo di sorprendere può diventare una bella fatica. Ma c’è da scommettere che l’incantatore maremmano dal volto pittato di bianco - vincitore a Sanremo del Premio della Critica “Mia Martini” per il suo brano-tormentone e della Targa Tenco per l’album omonimo - ce la farà ancora una volta a prendere tutti per mano e volare sulla sua nuvoletta con la complicità della band con cui suona dai tempi del liceo, vale a dire Iacopo Nieri al piano, Giulio Grillo alle tastiere, cori, Filippo Scandroglio alla chitarra, Filippo Caretti al basso, Marco Ronconi alla batteria, Carlo Maria Toller ai cori.
An.Spi.