ELENA CAPILUPI
Cultura e Spettacoli

L’oceano è arrivato a Milano: "Proteggiamolo anche da qui"

Si dice che a Milano manchi solo il mare, ma da giovedì e fino a domani c’è addiritura l’oceano...

In piazza XXIV Maggio è stata allestita una sfera che fino a domani ospita conferenze, proiezioni e laboratori

In piazza XXIV Maggio è stata allestita una sfera che fino a domani ospita conferenze, proiezioni e laboratori

Si dice che a Milano manchi solo il mare, ma da giovedì e fino a domani c’è addiritura l’oceano in piazza XXIV Maggio. Una "One Ocean Week" dedicata alla salvaguardia degli oceani: promossa da One Ocean Foundation, si concentra intorno alla "Ocean Sphere", una cupola trasparente in riva alla Darsena, la quarta edizione del festival, tra conferenze di scienziati divulgatori come Giovanni Storti, attività per adulti e bambini, proiezioni, sessioni di yoga, spettacoli sull’acqua. Il tema del 2025 è "L’oceano che non conosci", perché l’ambiente che ricopre il 70% della superficie terrestre e custodisce l’80% della biodiversità è stato esplorato solo al 5%: "Un ecosistema in gran parte sconosciuto, ma vitale per il pianeta e per il nostro futuro – spiega Riccardo Bonadeo, presidente della One Ocean Foundation –. Portare l’oceano nel cuore di Milano significa avvicinare le persone, i giovani alla sua bellezza e alle sue fragilità, perché possiamo proteggere solo ciò che conosciamo davvero. II mare non è lontano né invisibile, e le nostre scelte quotidiane, anche nelle città più distanti dalle coste, hanno un impatto diretto sulla sua salute".

Una novità dell’edizione 2025 è il focus sul "cibo blu", affidato a chef come Chiara Pavan ed altri esperti come Barbara Nappini, presidente di Slow Food. La Week lancia inoltre ufficialmente la "Ocean Impact Initiative", sistema globale per misurare l’impatto dei diversi settori economici sugli ecosistemi marini sviluppato da One Ocean con Sda Bocconi, McKinsey e Csic. E porta in città il racconto del progetto Blue Forest, operazione di riforestazione marina con la posidonia in Sardegna.

Elena Capilupi