Michele Canova, il produttore dei vip: “Buon sangue di Jovanotti è nato nella mia camera diventata studio. Milano? Non la lascerei mai”

Ha collaborato con artisti del calibro di Alanis Morrisette, Alicia Keys, Eros e Tiziano Ferro. “Anche quando sono negli Usa, mai pensato di abbandonare via dei Fontanili dove realizzo i sogni”

Il produttore Michele Canova

Il produttore Michele Canova

Pure nel mondo della musica Milano Sud piace alla gente che piace. Ci abitano, infatti, artisti, produttori, manager, discografici, che l’hanno popolata di uffici, sale prove, studi di registrazione. Emblematico il caso di Michele Canova Iorfida, storico produttore di uno stuolo di soliti noti fra cui Tiziano Ferro e Jovanotti a Fabri Fibra, Fedez, Eros Ramazzotti, Angelina Mango, che nonostante il lungo soggiorno americano affrontato per lavorare con Janet Jackson, Alanis Morissette, John Legend o Alicia Keys, che non ha mai abbandonato quel Vigentino in cui è tornato ad operare ora in pianta stabile.

"La mia avventura è iniziata nel 2004, quando da Padova mi sono trasferito a Milano, in un mezzo sottoscala di 75 metri quadri in Via dei Fontanili che mi faceva da casa e da studio" ricorda il “producer” veneto, 51 anni. "‘Buon sangue’ di Jovanotti è nato lì, nella camera da letto che avevo adibito a studio di registrazione; uno spazio di nove metri quadri dove io e Lorenzo passavamo le giornate a lavorare sulle canzoni".

Poi cos’è successo?

"Ho continuato ad abitare quell’appartamento trasferendo, però, tutte le attrezzature di lavoro in via Meda, negli Studi B e C di Radiorama, il quartier generale di Eros Ramazzotti. Ci sono rimasto in affitto fino al 2007, quando, ad agosto, con Antonio Baglio e Pino ‘Pinaxa’ Pischetola abbiamo trovato questa ex cascina in via dei Fontanili praticamente di fronte a dove abitavo e l’abbiamo affittata in toto ricavandoci i nostri rispettivi spazi lavorativi".

Destinazione che non ha più lasciato.

"No. Pure durante la permanenza a Los Angeles lo studio ha continuato a lavorare con i miei ragazzi. Anzi, una volta tornato dalla California, ho trovato casa nello stesso complesso in cui abitavo agli inizi, anche se stavolta in un loft bellissimo che con mia moglie abbiamo ristrutturato andando ad abitare durante i lavori nella casa che Biagio Antonacci possiede dietro la Fondazione Prada. Perché quella è la zona che in cui passiamo gran parte del nostro tempo, visto che pure mio figlio frequenta l’Ics International School di Viale Ortles".

Un crocevia della musica milanese.

"Assolutamente sì. Nel mio stesso complesso per un certo periodo ha risieduto Lorenzo Fragola, mentre ora nei paraggi vive pure Angelica (Schiatti, ndr), cantante e fidanzata di Calcutta. Ma ci abitano pure Tedua, Morgan, Madame e Marco Mengoni. In zona Vigentino-Morivione viveva Mahmood prima che andasse a fuoco La Torre del Moro, il palazzo di via Antonini in cui si trovava il suo appartamento.

Lei in quella zona come c’era capitato?

"Per caso. La mia prima fidanzata milanese abitava in via dei Fontanili e così cercai una casa vicino alla sua. La zona Sud di Milano è forse più popolare della Nord, ma, nel corso degli anni, grazie anche all’Expo, è evoluta in maniera incredibile".

Ora le prospettive sono allettanti.

"Con la Fondazione Prada, la costruzione del Villaggio Olimpico e della sede Moncler, l’apertura di tanti nuovi ristoranti tra via Brembo e viale Ortles, il Vigentino è probabilmente la zona per la quale nei prossimi tre-quattro anni si prevede il maggior sviluppo dopo City Life. E questo, per chi ci abita, dovrebbe comportare una moltiplicazione dei servizi".

Quale sarà a suo avviso l’impatto delle Olimpiadi Invernali in tutta l’area?

"Diversi genitori dei compagni di scuola di mio figlio che lavorano nel settore delle costruzioni parlano di cambiamenti rilevanti. Anche nella sicurezza. Oggi viale Ortles è frequentabile anche a notte fonda da persone di ogni età, cosa impensabile solo dieci-dodici anni fa".

E lei?

"Anch’io mi sento parte di questa evoluzione della zona Sud di Milano. Lavoro nei miei tre studi con artisti affermati e promesse. Fra l’altro ho formato un pool di giovani autori di talento specializzati nel creare canzoni da immettere sul mercato. Oltre a questo, sto spingendo molto sull’educational via web e, in quest’ottica, ho creato un serie in 13 puntate intitolata ‘Canova Gameroom’ in cui ho invitato 13 artisti, fra cui Big Mama, Giorgia, Aka7, Rosa Chemical, a scrivere canzoni con me. Ciascuno protagonista di una session di tre ore condensata poi in una pillola ‘didattica’ di 10 minuti".