Come sta Fedez oggi? "Dopo il tumore al pancreas vivo bene ma ho problemi"

Il rapper interviene a un dibattito e racconta la sua vita dopo la scoperta della malattia e l'intervento chirurgico

Milano - Fedez parla pubblicamente del suo tumore e di come sta oggi. Lo fa durante il  "Brutto male addio, i tumori nell'era social" organizzato dal Corriere Salute. . "Vivo assolutamente bene oggi, anche se ho delle conseguenze. Prevalentemente sono problemi di tipo gastrico, di digestione. Il mio pancreas - o meglio quel che ne rimane - non produce più abbastanza enzimi e sono costretto ad assumerli prima di mangiare. Devo anche cercare di mangiare lentamente, cosa che mi riesce difficilissima, ma rispetto quello a cui andavo incontro, è un grande lusso". Queste la parole di Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, parlando del tumore neuroendocrino al pancreas che gli è stato asportato nei mesi scorsi, durante il talk 'Brutto male addiò a 'Il Tempo della salutè a Milano. "Oggi la mia vita non è tanto diversa da prima - ha continuato - faccio un pò più attenzione a quello che mangio"

"La narrazione che si fa quando si ha avuto una malattia ruota intorno a una sorta di imperativo a essere migliori. Ma chi lo ha detto che uno per forza deve essere migliore?". Fedez ribadisce quanto già detto in altre occasioni. E aggiunge: "Il pensiero che ho fatto io è questo: se non sono migliorato, forse sono ancora peggio di prima. E lì subentra un senso di colpa che non dovrebbe esserci - ha spiegato - perché non è detto che dalla malattia bisogna uscire migliori. Se si è stronzi si può anche rimanere benissimo stronzi come prima, senza che per questo subentri un senso di colpa". "È comunque presto per tirare le somme" su come è cambiata la vita dopo il tumore, ha sottolineato ricordanco che "nel momento in cui scopri di avere una malattia c'è una rigerarchizzazione delle tue priorità ma non è sempre detto che ci si ricordi per sempre di un'esperienza così traumatica, è un esercizio che bisogna fare per capire quanto si è stati fortunati". E ancora: «La malattia è una finestra a forma di spirale, a volte ti ci allontani". 

Tanti gli spunti di riflessione del cantante-manager. "Bisogna affidarsi e chi ha competenze. Ascoltate il medico e guardate meno Google dove tutto sembra una sentenza di morte". Ancora"Meglio parlare 10 minuti col medico - ha insistito - che passare una notte su internet come ho fatto io prima dell'intervento". 

L'inizio pero' non e' stato facile: "Ho deciso di parlarne subito - ha spiegato il rapper - perche' e' il mio modo di comunicare. Quando ho saputo della malattia la prima cosa che ho fatto e' cercare testimonianze ma ce ne erano poche. Ho trovato Gianluca Vialli e parlarne mi ha dato sollievo. Il primo pensiero e' '"ora cosa mi aspetta" ed e' importante che a spiegartelo sia una persona normale". 

Fedez ha raccontato di aver scoperto il tumore "per caso" durante uno dei controlli che fa periodicamente ("sono un po' ipocondriaco") e respinto le accuse di aver avuto corsie preferenziali. Importante invece aver avuto vicino famiglia e amici e persino la cicatrice rimasta dall'intervento, "non l'ho mai nascosta. E' un ricordo indelebile di quanto ho passato ed e' molto utile" .