Riapertura scuole dopo Pasqua: ipotesi tamponi per tutti il primo giorno

Il Governo sta pensando un piano per un rientro in classe sicuro

Il piano per riaprire le scuole

Il piano per riaprire le scuole

Un tampone rapido per tutti gli alunni e gli stundenti il primo giorno di scuola (nidi e materne compresi). O addirittura test salivari, che sono anche meno invasivi. Test da ripetere ogni settimana e in caso di positività sottoporre l'intera classe a tampone molecolare. Sarebbero le ipotesi a cui sta lavorando il Governo per creare una sorta di "bolla scolastica" per far ripartire le lezioni in presenza e tracciare con tempestività i casi di positività.

La bolla scolastica

Grazie a questo sistema si creerebbe una sorta di "bolla" che renderebbe più sicura la presenza in classe. In questo modo le scuole (almeno le elementari e le medie) potrebbero restare aperte anche nelle zone rosse e arancioni.

Ma chi farà i tamponi agli studenti?

Tra le questioni aperte, c'è quella del reperimento dei kit di tamponi rapidi a cui sottoporre diversi milioni di studenti nelle regioni dove attualmente le attività scolastiche sono sospese. Kit che dovrebbero comunque essere nelle disponibilità del Governo. Ma anche quella del personale cui far effettuare i test:  "Noi abbiamo 40mila plessi scolastici e in Italia la normativa vieta di dare agli insegnanti anche un'aspirina... - ha precisato Rossano Sasso, sottosegretario all'Istruzione a Radio24 - E' chiaro che non possiamo coinvolgere 40mila medici, sarebbe uno sforzo mastodontico da espletare in pochi giorni. Ma - ha sostenuto - possiamo avvalerci della Protezione civile perche in ogni Comune c'è un volontario. La rete della protezione civile c'è e il ministro Bianchi ha già un'interlocuzione con il commissario Figliuolo. Noi vogliamo una scuola in presenza ma in sicurezza". 

Tamponi per tutti

Una stretta per i controlli a scuola c'era già stata. Non solo la decisione della chiusura di tutte le scuole di ordine e grado (nidi e materne compresi) nelle regioni rosse e nelle zone dove l'incidenza dei contagi superava i 250 casi ogni 100mila abitanti in una settimana. Già prima le nuove norme decise dal Governo Draghi stabilivano che in caso di un positivo in classe, dopo l'isolamento, gli studenti potessero tornare in classe solo dopo un tampone negativo. Norme più restrittive necessarie per cercare di contenere e tracciare la diffusione della variante inglese, molto più infettiva e diffusa soprattutto fra i giovani.

Le vaccinazioni degli insegnanti

Intanto procedono le operazioni di vaccinazione del personale scolastico e degli insegnanti. Una copertura vaccinale che il Governo vorrebbe completare nei giorni immediatamente dopo Pasqua e che è stata rallentata dalle vicende legate alla sospensione di Astrazeneca la scorsa settimana da parte di Ema (l'Agenzia europea del farmaco ha poi ridato il via libera alle vaccinazioni). Sospensione che ha bloccato per diverse ore le somministrazioni del vaccino anglo-svedese che è quello destinato agli insegnanti.