Fase 3: cinema, centri estivi, sagre e discoteche: chi riparte (e chi no) il 15 giugno

Conto alla rovescia per il nuovo step. Dietrofront su "sport da contatto", tra cui il calcetto (riparte il 25 giugno) e le discoteche (via libera dal 14 luglio)

centri estivi

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Milano, 14 giugno 2020 - Manca poco all'ultimo step della Fase 3, il più atteso da intere categorie: gestori di cinema, sale giochi e famiglie che si dividono tra lavoro e cura dei figli, tra gli altri. Domani, lunedì 15 giugno in Lombardia riapriranno i centri estivi per bambini e adolescenti da 0-17 anni, i cinema, i teatri, le sale giochi e sarà anche possibile organizzare sagre locali. Lo prevede la nuova ordinanza firmata dal presidente Attilio Fontana e valida fino al 30 giugno 2020.

Per i centri estivi è sufficiente la comunicazione dell'avvio dell'attività a Comuni e Ats. Sono consentiti gli eventi e le competizioni sportive senza pubblico, ad eccezione delle discipline ''di contatto'', per le quali occorrerà aspettare fino al 25 giugno, come previsto dall'ultimo DPCM.

Per i cinema riapertura a macchia di leopardo, almeno a Milano, dove si riaccendono gli schermi dell’Uci Bicocca, del Beltrade e del chiostro di AriAnteo. Mentre restano chiusi The Space Odeon e molte altre sale. Sul piede di guerra i gestori di discoteche e sale da ballo, che restano al palo. Lo slittamento delle aperture al 14 luglio  non trova d’accordo i gestori dei locali: "430 aziende in Lombardia, di cui 110 solo a Milano e provincia, su 2500 in tutta Italia", sottolinea Roberto Cominardi, titolare Old Fashion e presidente SilbFipe (associazione che raccoglie le imprese dell’intrattenimento da ballo) della provincia di Milano e coordinatore lombardo. 

Resta comunque l'obbligo di portare la mascherina o altri indumenti utili a coprire le vie respiratorie anche all'aperto e resta obbligatoria  la misurazione della temperatura per il datore di lavoro e per i dipendenti, così come per i clienti dei ristoranti.