In Lombardia ci sono 21 branchi di lupi, gli allevatori: “Sono un problema, la Regione ci tuteli”

Sono circa un centinaio gli esemplari che si muovono nelle zone alpine, nell’Oltrepò pavese e in pianura. Nel 2023 hanno provocato danni per circa 70 mila euro

Sono almeno 21 i branchi di lupi che si aggirano tra i boschi e le montagne della Lombardia. Ogni branco è composta da un numero variabile di individui, normalmente da quattro e sette, per un totale di un centinaio di esemplari in tutta la regione. Nove di questi gruppo sono si muovono nelle zone alpine (alcuni sconfinando in Svizzera e in Trentino), otto girano nell’Oltrepò pavese e altri quattro in pianura.

Sebbene siano animali autoctoni dell’Italia settentrionale, il loro numero negli scorsi decenni era diminuito quasi fino a scomparire. L’aumento della popolazione registrato da qualche anno è stato accolto favorevolmente da molte associazioni ambientaliste e civili, ma ha anche suscitato un forte dibattito per i danni che i lupi provocano agli allevamenti.

Proteggere gli allevamenti

Nel 2023 le predazioni sono state un centinaio e i danni provocati ad agricoltori e privati cittadini ammonterebbero a circa 70 mila euro. Per discutere di questo tema, la Commissione speciale per la valorizzazione e la tutela dei territori montani ha incontrato i dirigenti delle Direzioni generali della presidenza di Regione Lombardia e degli assessorati regionali all’Agricoltura e al territorio. 

Durante la seduta è stata sottolineata l’importanza della prevenzione, che ad oggi si sviluppa e viene attuata prevalentemente attraverso il ricorso a recinzioni di protezione delle proprietà agricole e di piccoli o grandi allevamenti.

Il bando regionale

Nel 2019 un bando rivolto alle imprese agricole danneggiate da passaggi di grandi carnivori ha soddisfatto 59 domande per un importo di 250 mila euro e nel 2022 le domande sono state 46 a fronte di 220 mila euro. Il prossimo bando, che sarà aperto a maggio, prevede una dotazione finanziaria di un milione di euro rivolto ad agricoltori che intendono realizzare recinzioni fisse, mobili, elettrificate e non elettrificate.

Altro aspetto sollevato in Commissione ha riguardato anche le possibilità di indennizzo previste per coprire i danni provocati dai grandi predatori destinate ai privati cittadini. Aspetto questo, è stato specificato, che contraddistingue la Lombardia da altre Regioni che prevedono il risarcimento esclusivamente per i danni alle imprese agricole.

“Il problema è reale”

“Gli incontri di oggi hanno aggiunto un tassello importante al lavoro che stiamo portando avanti sul tema, contribuendo a delineare un quadro potenzialmente preoccupante della presenza dei grandi carnivori che non può più essere ignorato”, ha sottolineato il presidente della Commissione Giacomo Zamperini.

Il problema lupo è reale – ha concluso – e la sua presenza in Lombardia è in costante crescita, non solo nelle zone montane, ma anche in pianura. La prevenzione con le reti elettrificate e gli indennizzi da soli però non sono più sufficienti: ritengo che oggi sia necessario lavorare tutti insieme per arrivare alla predisposizione di un piano di gestione e contenimento di questa specie, come avviene già per nutrie e cinghiali”.