MANUELA MARZIANI
Cronaca

Pavia, arrestato imprenditore agricolo: avrebbe evaso un milione di euro

Secondo le accuse l'uomo si sarebbe sottratto al pagamento delle imposte, dismettendo contemporaneamente beni strumentali e disponibilità finanziarie in frode all'erario

La Guardia di Finanza di Pavia ha condotto gli approfondimenti (foto di archivio)

La Guardia di Finanza di Pavia ha condotto gli approfondimenti (foto di archivio)

Pavia, 8 maggio 2025 – Sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte: con questa accusa è stato arrestato un imprenditore agricolo che avrebbe evaso oltre un milione di euro, sottraendo le somme alle procedure esecutive. Questa mattina i finanzieri del comando provinciale della Guardia di finanza di Pavia hanno dato esecuzione a un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di un imprenditore agricolo di Pavia, residente fittiziamente all'estero. Inoltre è stato disposto nei suoi confronti anche il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per un importo equivalente al milione di euro.

L'attività d'indagine dei finanzieri pavesi è scaturita dagli approfondimenti che hanno riguardato l'appalto da 193mila euro per la riqualificazione dell'area verde posta al confine con Navigliaccio, dove, nel biennio tra il 2021 e il 2022, avrebbe dovuto essere eseguito un intervento di piantumazione dell'area nota ai pavesi come "Parco Moruzzi".

I lavori furono aggiudicati dalla Società floricoltura San Donato, ma di fatto illecitamente assegnati all'imprenditore agricolo per circa 132mila euro. Nel mese di aprile la società di San Donato Milanese si è attivata per porre in essere le condotte riparatorie, iniziando la riqualificazione del parco al tempo non realizzata. Gli approfondimenti investigativi sul conto dell'imprenditore agricolo hanno consentito di accertare che l’uomo, gravato da numerose cartelle esattoriali (per imposte dirette e Iva), si sarebbe sottratto al pagamento di un debito erariale quantificato in circa un milione di euro dismettendo contemporaneamente beni strumentali e disponibilità finanziarie in frode all'erario, rendendosi responsabile del reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Inoltre si sarebbe reso responsabile di autoriciclaggio, perché come rappresentante legale di una ditta individuale, avrebbe emesso fatture per operazioni inesistenti nei confronti di una società aggiudicataria di una commessa pubblica.