Omicidio di Pordenone, indagata anche la fidanzata di Ruotolo

La Procura di Pordenone ha mosso l'accusa di favoreggiamento, false attestazioni e istigazione nei confronti della fidanzata di Giosué Ruotolo, il militare indagato per il duplice omicidio della lodigiana Teresa Costanza e Trifone Ragone. Escluso in maniera categorica il coinvolgimento della ragazza nell'omicidio

Le vittime, Teresa Costanza e Trifone Ragone

Le vittime, Teresa Costanza e Trifone Ragone

Pordenone, 21 dicembre 2015 -  C'è una nuova indagata nell'inchiesta sull'omicidio dei fidanzati di Pordenone. La Procura di Pordenone ha mosso l'accusa di favoreggiamento e false attestazioni nei confronti della studentessa di 24 anni, fidanzata di Giosuè Ruotolo, il militare indagato per il duplice omicidio della coppia di fidanzati (Trifone Rafone e la lodigiana Teresa Costanza). 

Come confermato all'Ansa dal difensore della donna Costantino Catapano l'ipotesi di reato per cui è indagata è anche di istigazione: "Siamo tranquilli - ha precisato Catapano - e pensavamo di aver chiarito tutto nelle tre sessioni-fiume di audizione cui la mia assistita era stata sottoposta. Evidentemente non è così e dunque ci affidiamo all'antico adagio secondo cui la giustizia deve fare il proprio corso e siamo fiduciosi". 

La ragazza verrà interrogata mercoledì mattina in Procura a Pordenone. Secondo l'accusa, la ragazza sarebbe caduta in contraddizione nel corso degli interrogatori cui è stata sottoposta durante una trasferta in Campania del pool di investigatori. All'epoca era stata sentita come persona informata dei fatti. Adesso la sua posizione processuale è mutata e dovrà essere accompagnata da un legale, anche se potrebbe avvalersi della facoltà di non rispondere.

Secondo quando riportato dall'Ansa l'accusa nei confronti della donna sarebbe stata quella di aver taciuto situazioni di sua conoscenza avvenute nelle immediatezze del delitto. Nel mirino anche le comunicazioni via sms e le chat in internet tra i due fidanzati nelle ore precedenti e seguenti il delitto.

Ribadito invece in maniera categorica il mancato coinvolgimento della studentessa nell'omicidio: la donna si trovava a centinaia di chilometri di distanza da Pordenone.