Colori regioni dopo Pasqua, cosa cambia. Nuovo decreto e riaperture: ecco le regole

Il provvedimento firmato dal governo Draghi sarà in vigore dal 7 al 30 aprile

Le linee guida del decreto

Le linee guida del decreto

Pasqua 'blindata' in tutta Italia: dal 3 al 5 aprile il Paese è in zona rossa. Poi, da martedì 6 aprile, ogni regione tornerà a rispettare le regole del colore nel quale si trova. In base al monitoraggio di venerdì scorso dell'Istituto superiore della sanità, solo in tre regioni ai allentano le misure restrittive: Veneto, Marche e provincia autonoma di Trento. La Lombardia punta tutto sul prossimo venerdì: se i dati dei contagi saranno ancora in calo, la regione potebbe passare alla zona arancione da martedì 13 aprile.  Intanto la muova mappa dell'Italia prevede in zona rossa Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Puglia, Valle d'Aosta e Campania. Veneto, Marche e la provincia di Trento sono invece state promosse in arancione, con l'ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, che entrerà in vigore domani, martedì 6 aprile. Lo stesso colore è stato confermato per Lazio, Abruzzo, Liguria, Basilicata, Sicilia, Molise, Sardegna, Umbria e la provincia autonoma di Bolzano.

Lombardia in zona arancione? Non dopo Pasqua

Da mercoledì 7 aprile, invece, entrerà in vigore l'ultimo decreto legge firmato Mario Draghi, che resterà valido su tutto il territorio nazionale fino al 30 aprile. L'impianto delle restrizioni resta sostanzialmente inalterato. "In ragione dell’andamento dell’epidemia, nonché dello stato di attuazione del Piano strategico nazionale, con particolare riferimento alle persone anziane e alle persone fragili, con deliberazione del Consiglio dei ministri - si legge nella bozza del decreto - sono possibili determinazioni in deroga al primo periodo e possono essere modificate le misure stabilite dal provvedimento". Dunque, tutta Italia in zona rossa o arancione, ma con la possibilità di allentamenti nelle regioni in cui i dati miglioreranno. La scuola torna in presenza fino alla prima media in zona rossa. Spostamenti ancora vietati tra le regioni se non per motivi di lavoro, salute o necessità con l'obbligo dell'autocertificazione. Bar e ristoranti chiusi (possibili solo asporto e consegna a domicilio) così come cinema, teatri, musei, palestre e piscine. Vediamo tutti i dettagli.

Le scuole

Asili nidi, elementari e prima media aperti anche in zona rossa dopo le vacanze di Pasqua (il 7 aprile in Lombardia). Attualmente invece nelle zone arancioni è prevista già la possibilità di tenere aperte le scuole, alle superiori con il 50 per cento degli studenti in presenza. Si torna in classe fino alla prima media in tutta Italia, zone rosse comprese, e i governatori non potranno emanare ordinanze più restrittive per sospendere l'attività in presenza. "Dal 7 aprile al 30 aprile è assicurato in presenza sull'intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi" fino alla prima media, si leggeve nella bozza, approdata sul tavolo del consiglio che stasera ha dato il via libera al provvedimento. Una disposizione che "non può essere derogata da provvedimenti dei Presidenti delle Regioni e, delle Province autonome". In zona arancione e gialla la presenza è fino alla terza media e con un minimo del 50% alle superiori​.

Niente zone gialle

Italia in lockodown per un altro mese. Fino al 30 aprile (data in cui scadrà lo stato d'emergenza che è destinato ad essere prorogato) nessuna regione o provincia, quindi, potrà tornare alla zona gialla. Ci saranno solo zone rosse o arancioni.

Spostamenti fra Regioni

Senza zone gialle, ma solo con quelle rosse e arancioni, è stato prorogato anche il divieto di spostamento tra le regioni (in scadenza ieri, 27 marzo). Si potranno varcare i confini soltanto per "comprovate esigenze" - motivi di lavoro, salute e urgenza - con l’autocertificazione.

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Visite a parenti e amici

Fino al 30 aprile nelle zone rosse non sarà consentito andare a trovare parenti o amici una volta al giorno e in massimo due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) come invece viene permesso a Pasqua e Pasquetta, quando tutta Italia sarà in rosso. In zona arancione possibile nel territorio comunale una sola volta al giorno.

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Seconde case

Confermata la possibilità di andare nelle seconde case anche in zona rossa con i soliti limiti, a meno che non ci siano ordinanze regionali che lo vietino.

Coprifuoco

Nessuna modifica per quanto riguarda il coprifuoco serale, che scatterà alle 22 su tutto il territorio nazionale nelle zone rosse e arancioni. Non si potrà quindi uscire di casa fino alle 5 del mattino se non per validi motivi, che dovranno sempre essere dimostrabili.

Bar e ristoranti

L’apertura di bar e ristoranti fino alle 18, prevista appunto nella fascia gialla, non è stata presa in considerazione neanche con un orario ridotto (fino alle 15 o alle 16, in modo da evitare l'orario dell'aperitivo): i locali quindi resteranno chiusi – con solo asporto e consegna a domicilio consentiti – per almeno un altro mese. Anche se la nuova norma dal 20 aprile si potrebbe valutare la possibilità di riaprire i ristoranti a pranzo.

Negozi

In zona rossa i negozi sono chiusi ad eccezione delle peraltro tante deroghe previste.

Tempo libero

Chi vive in zona rossa o arancione può oltrepassare i confini del proprio comune, se sta correndo o andando in bicicletta, purché il punto di partenza e di arrivo coincidano. In zona rossa possibile fare una passeggiata nei pressi della propria abitazione sempre con la mascherina.

Palestre e piscine

Per quanto riguarda palestre e piscine non ci sono novità. Si va verso un prolungamento della chiusura. 

Cinema e teatri

Salta la riapertura dei cinema e teatri che era stata prevista per il 27 marzo. La ripresa sarebbe stata consentita solo nelle zone gialle ma, alle luce delle decisioni emerse nella cabina di regia di oggi con lo stop del giallo fino al 30 aprile, slitta di conseguenza anche la riapertura di cinema e teatri. Anche la cultura dovrebbe restare ferma: musei e mostre chiusi.

​Parrucchieri e babieri

La riapertura di barbieri e parrucchieri continua a non essere consentita anche in zona rossa, proprio come accadeva prima dell'ultimo decreto. 

Concorsi pubblici

Dal 3 maggio 2021 è consentito lo svolgimento delle procedure selettive in presenza dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni nel rispetto delle linee guida validate dal Cts.