Nuovo Dpcm: in arrivo la firma. Didattica a distanza nelle zone rosse

Martedì mattina nuovo vertice. Speranza: epidemia molto forte, servono decisioni coerenti con sfide che abbiamo di fronte. Ecco cosa cambia

Franco Locatelli e Agostino Miozzo lasciano Palazzo Chigi dopo vertice su Dpcm

Franco Locatelli e Agostino Miozzo lasciano Palazzo Chigi dopo vertice su Dpcm

Nel pomeriggio di oggi nuova riunione del premier Mario Draghi con i ministri sul dossier Covid. La cabina di regia ha avuto come oggetto le ultime limature al testo del nuovo dpcm, la cui firma è attesa a stretto giro. Presenti i ministri Roberto Speranza, Maria Stella Gemini, Giancarlo Giorgetti, Stefano Patuanelli, Dario Franceschini, Patrizio Bianchi, Elena Bonetti e Daniele Franco, titolare dell'Economia (in vista delle misure da assumere sul fronte ristori). Alla riunione ha preso parte anche il il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Agostino Miozzo. Proprio Miozzo, uscendo da Palazzo Chigi, ha spiegato: "Domani ci sarà un'altra riunione". Stando a quanto emerso il nuovo dpcm con le misure sul Covid sarebbe quasi del tutto chiuso ma sarebbe ancora aperta la discussione sul tema della scuola. "Saranno chiuse nelle zone rosse", ha spiegato il coordinatore del Cts ma si discute se introdurre una stretta nelle zone arancioni e se apportare nuove restrizioni. Il Dpcm - salvo colpi di scena - sarà firmato domani, dopo una nuova riunione della cabina di regia e l'interlocuzione con le Regioni che nei giorni scorsi, in via informale, hanno inviato delle osservazioni al governo.

La linea del rigore

Come ormai noto il nuovo Dpcm, di cui è stata trasmessa una prima bozza alle regioni venerdì, sarà valido dal 6 marzo al 6 aprile, includendo anche Pasqua e Pasquetta. Come spiegato in più occasioni dallo stesso ministero dalla Salute Roberto Speranza il mese di marzo si preannuncia difficile, con un'Italia stretta dall'aumento dei casi e dalla sempre crescente diffusione delle varianti. Il tutto con la campagna vaccinale in corso, non senza difficoltà di approvvigionamento delle dosi. Marzo e le feste pasquali saranno dunque blindate, per fermare la corsa di Covid-19 e per scongiurare il rischio di un nuovo lockdown totale. Nelle scorse ore la conferenza delle Regioni, a quanto si apprende, ha inviato il parere definito "interlocutorio" alla bozza del Dpcm preparato dal Governo Draghi. Da parte delle Regioni non sarebbero quindi emersi dei paletti o motivazioni che impedirebbero il via libera al testo.

Bozza Dpcm 6 marzo: cosa sappiamo

Cosa è emerso dalla bozza del nuovo decreto del presidente del consiglio dei ministri? Dalla bozza arriva la conferma che non riaprono palestre, piscine e impianti sciistici. Tra le modifiche più attese il via libera all'apertura di cinema e teatri dal 27 marzo, in zona gialla, come aveva chiesto il ministro alla Cultura, Dario Franceschini. Un'altra novità è la chiusura in zona rossa di barbieri e parrucchieri, finora considerati tra i servizi alla persona che potevano rimanere aperti mentre vengono definite meglio anche le limitazioni in zona bianca. Resta il coprifuoco (dalle 22 alle 5) e resta lo stop agli spostamenti tra regioni.

Ma vediamo nel dettaglio le misure in attesa del via libera ufficiale del premier e dell'esecutivo.

Cosa dice la bozza del nuovo Dpcm

BARBIERI E PARRUCCHIERI CHIUSI (ZONA ROSSA): in questa fascia sono sospese le attività inerenti servizi alla persona, diverse da quelle individuate nell'allegato 24, dove - a differenza del precedente provvedimento - non vengono menzionati i servizi dei saloni di barbiere e di parrucchiere.

IN CASA POSSONO ENTRARE ANCHE I NON CONVIVENTI (ZONA GIALLA), MA FESTE VIETATE: In questa fascia viene cancellata dal bozza del nuovo Dpcm la misura - citata nel precedente documento, secondo cui - "con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza". Nella bozza del nuovo provvedimento restano comunque "vietate le feste nei luoghi al chiuso e all'aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose".

CINEMA E TEATRI APRONO DAL 27 MARZO, MUSEI ANCHE NEL WEEK END (ZONA GIALLA): A decorrere dal 27 marzo 2021 in zona gialla spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, spiega la bozza del Dpcm. Il ministro Franceschini ha annunciato l'accesso ai musei su prenotazione anche nel weekend (questi ultimi per ora aperti in questa stessa fascia solo nei giorni infrasettimanali).

VIAGGI VIETATI, STOP SPOSTAMENTI TRA LE REGIONI: Il divieto di spostamento tra le Regioni è valido fino al 27 marzo ma assieme al prossimo Dpcm, che disciplinerà le misure fino al 6 aprile, Pasqua compresa, potrebbe essere nuovamente prorogato con un decreto. Come sempre è consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione così come gli spostamenti motivati da esigenze lavorative, ragioni di salute o situazioni di necessità. Permessa in zona gialla in ambito regionale la visita in una sola abitazione privata, una volta al giorno, fra le 5 del mattino e le 22. Possono spostarsi due persone più i figli minori di 14 anni.

SECONDE CASE: È consentito recarsi nelle seconde in zona gialla o arancione (anche se si trovano fuori regione) solo al nucleo familiare e soltanto se la casa è disabitata. Non si può andare nella seconda casa con amici e parenti. Non è possibile invece - a meno di urgenti e necessari motivi - se le abitazioni sono in zone rosse o arancione scuro. Sono vietati i viaggi per turismo.

NEGOZI: Negozi chiusi solo in zona rossa dove sono garantiti esclusivamente gli esercizi commerciali di prodotti essenziali: farmacie, alimentari, ferramenta. In zona gialla e arancione tutti i negozi sono aperti. Nei week end continuano ad essere chiusi i centri commerciali. Negli esercizi sono valide le solite misure di sicurezza: distanziamento, mascherina, ingressi contingentati. 

CONTINUA LA SERRATA DI PISCINE E PALESTRE: Ancora lontana la possibilità di andare in palestra o in piscina. Vietati gli sport di contatto e di squadra. Consentita invece l'attività motoria individuale all'aperto come la camminata, la bici e la corsa. Al momento il Cts visto l'andamento dei contagi non ritiene opportuno allentare le restrizioni in questo settore. Se le cose dovessero migliorare si potrebbe pensare almeno a lezioni individuali o su prenotazioni. Agli agonisti è permesso di allenarsi.

LA SERA NIENTE RISTORANTE: Niente cene al ristorante. Le regole per i ristoranti restano quelle in vigore: in zona gialla aperti fino alle 18 e fino alle 22 consentito l'asporto. A domicilio è consentito ad ogni ora. Asporto e domicilio sono consentiti nelle zone arancio e rosse. Eccezione fanno gli autogrill, oltre le 18 in zona gialla, le mense e i ristoranti negli alberghi.

SCUOLA: Nelle zone rosse tutte le scuole - stando alle indicazioni del Cts - dovrebbero essere chiuse. Gli esperti hanno anche valutato che gli studenti dovranno essere in Dad nel caso l'incidenza sia superiore a 250 casi ogni 100mila abitanti. In tutte le altre situazioni, la scuola resta in presenza come già stabilito dai provvedimenti in vigore: in presenza per gli alunni dell'infanzia, delle elementari e delle medie mentre per quelli delle superiori è pervista la didattica è in presenza almeno al 50% e fino ad un massimo del 75%. 

"La curva risale, serve rispetto delle norme"

Speranza: epidemia forte sui territori

"L'epidemia è ancora molto forte e presente sui nostri territori. Da tutte le regioni arrivano segnalazioni della curva che risale: i numeri dei contagi nell'ultima settimana sono cresciuti in maniera significativa. Questo significa avere il coraggio di assumere decisioni coerenti rispetto alla sfida che abbiamo di fronte" ha chiarito il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo alla presentazione del Piano Nazionale Esiti di Agenas.  "L'epidemia - ha ribadito - è ancora il nostro principale avversario. E dovremo chiedere ancora ai cittadini, straordinari fino ad oggi, di avere il massimo senso del rigore, del rispetto, dell'attenzione delle norme. Questo virus è insidioso e complicato e non lo si batte con le ordinanze o i Dpcm. C'è bisogno di sentire il senso di una sfida collettiva". 

Francesco Paolo Figliuolo (Ansa)
Francesco Paolo Figliuolo (Ansa)

Via Arcuri, arriva il generale Figliuolo

Oggi il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha nominato il Generale di Corpo d'Armata Francesco Paolo Figliuolo nuovo Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19. L'annuncio è arrivato con una nota della Presidenza del Consiglio, dove si aggiunge che a Domenico Arcuri vanno "i ringraziamenti del Governo per l'impegno e lo spirito di dedizione con cui ha svolto il compito a lui affidato in un momento di particolare emergenza per il Paese".

Chi è il Generale Figliuolo, nuovo commissario Covid

Zona rossa, arancione e gialla: i nuovi colori delle regioni

Oggi è cambiata la mappa delle zone Covid in Italia: la Lombardia diventa zona arancione. Stessa situazione per Piemonte e Marche, che si aggiungono ad Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Abruzzo, Campania e le province di Trento e Bolzano. La Liguria, invece, passa da zona arancione a zona gialla. In zona gialla si trovano anche Valle d’Aosta, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Puglia, Calabria e Sicilia. La Basilicata passa in zona rossa. Fa lo stesso il Molise, ma dopo esplicita richiesta del presidente della Regione Donato Toma. La Sardegna entra in zona bianca ed è la prima regione a farlo.

Nuova mappa dell'Italia a colori da oggi, lunedì 1 marzo
Nuova mappa dell'Italia a colori da oggi, lunedì 1 marzo

Domenica con allarme assembramenti

Ieri - l'ultima in giallo per la Lombardia - è stata una domenica dalle due facce. Da una parte molti italiani, approfittando anche della bella giornata di sole, si sono riversati nelle strade, per passeggiate fra corsi e parchi ma anche per aperitivi, tanto che, per esempio, a Milano il Comune è stato costretto a transennare l'area dei navigli, imponendo il numero chiuso. Controlli anche in altre città della Lombardia, per esempio a Bergamo fra il sentierone e piazza Pontida o a Como, con sensi unici in centro e file all'imbarcadero per le gite in battello sul lago. 

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