Covid, Pregliasco: "A marzo contagi in salita. Sputnik? Meglio attendere Ema"

Il virologo milanese: "Con i vaccini siamo un po' come nella fase della mancanza di mascherine lo scorso anno. Ora però dovrebbero arrivare e le cose miglioreranno"

Fabrizio Pregliasco

Fabrizio Pregliasco

Sarà un mese difficile. Anche per Fabrizio Pregliasco, Virologo Unimi e direttore sanitario dell'Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano "purtroppo a marzo ci sarà una salita dei contagi, solo con la vaccinazione la situazione migliorerà. Da questo punto di vista con i vaccini siamo un po' come nella fase della mancanza di mascherine lo scorso anno. Ora però dovrebbero arrivare e le cose miglioreranno", ha detto a "Un giorno da pecora". In merito alla possibilità di somministrare una dose unica di vaccino, per ora, vista i numeri limitati a disposizione ha spiegato: "la doppia dose aveva l'obiettivo di dare una protezione più intensa, ma luoghi come Israele ci dicono che anche la prima dose ha una sua efficacia". Secondo lei si potrebbe fare anche da noi? "Può essere la prassi che a questo punto si arriverà a definire nel breve", ha detto a Rai Radio1 Pregliasco. 

Per quanto riguarda Sputnik Pregliasco ha spiegato "non ho dubbi che" il vaccino russo contro Covid-19 "sia un prodotto di ottima qualità, e che questo aspetto possa e debba essere valutato rapidamente". Ciò premesso, "a mio avviso dobbiamo attendere Ema", cioè il via libera ufficiale dell'Agenzia europea del farmaco. L'analisi effettuata dalle agenzie del farmaco è "una valutazione più ampia rispetto a quella basata sui risultati di uno studio scientifico, ancorché pubblicato su una rivista importante come 'The Lancet' - osserva Pregliasco - Si tratta di esaminare un dossier, con dati più completi di quelli riassunti da un articolo scientifico. Inoltre - precisa il direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi di Milano - credo sia necessaria anche un'ispezione dei siti produttivi".