Lupi, avvistamenti in Lombardia: dove, quanti sono e cosa fare in caso di incontro

Nell’800 era un animale molto temuto, ora il ritorno e sale la paura

Lupi (foto di archivio)

Lupi (foto di archivio)

Sondrio, 23 febbraio 2023 - Il lupo torna a fare paura.  Nell’800 era un animale molto temuto, poi è stato soprattutto relegato alle favole da raccontare ai bambini. Ma adesso eccolo nuovamente protagonista delle nostre vite: diversi gli avvistamenti avvenuti negli ultimi tempi in Lombardia. Ecco qualche informazione dalla brochure  'Lupo e orso in Lombardia. Chi sono e come vivono', di Regione Lombardia con il contributo di Life Gestire 2020 - Nature Integrated Management to 2020.

Caratteristiche

Il lupo, Canis lupus, è un Canide grande all’incirca come un cane Pastore tedesco: le femmine pesano infatti mediamente 28 kg, mentre i maschi 34 kg (dati relativi ad un adulto appartenente alla popolazione alpina); l’altezza al garrese (il punto più alto del dorso) non supera i 70 cm. La pelliccia è di color grigiastro in inverno, marrone-rossastro in estate; gli occhi sono gialli. Segni distintivi dal cane, anche se non sempre evidenti durante una osservazione in natura, sono la mascherina facciale bianca e la coda relativamente corta con la punta nera.

​Branco e territorialità

Il lupo vive in branco, un’unità familiare che occupa e difende attivamente un territorio circoscritto: sulle Alpi, il territorio di un branco ha dimensioni minime comprese tra 150 e 400 kmq. Il branco è costituito da una coppia che si riproduce (la coppia “alfa”), da animali subalterni (figli della coppia o immigrati dall’esterno) e dai cuccioli dell’anno: in Italia la composizione media di un branco è di 5 individui, anche se sono note situazioni di branchi più numerosi. Raggiunta la maturità, i giovani possono scegliere tra rimanere nel branco con la prospettiva di diventare eventualmente un giorno lupi alfa, oppure abbandonare il branco di origine e andare in “dispersione”, alla ricerca di nuovi territori dove dare vita ad una nuova unità familiare. 

Cosa mangia

Il lupo è un predatore. Le sue prede d’elezione sono gli ungulati selvatici - principalmente cervi, caprioli, daini, camosci, mufloni e cinghiali – ma non disdegna il bestiame domestico e le carcasse di animali morti. Raramente può utilizzare la frutta e la spazzatura. Quanto mangia? Il suo fabbisogno giornaliero di carne varia dai 3 ai 5 kg e aumenta durante il periodo riproduttivo. I lupi possono sopravvivere senza cibo per più giorni e poi ingerire fino a 10 kg di carne in una volta sola. 

Riproduzione

I lupi si riproducono una volta all’anno: gli accoppiamenti, a carico della sola coppia alfa, avvengono tra febbraio e marzo e i cuccioli nascono tra fine aprile e la metà di maggio dopo una gravidanza di 63 giorni. Le femmine partoriscono in media 3-4 piccoli per ogni cucciolata, ma nel primo anno di vita la mortalità tra i giovani lupi è alta e non tutti riescono a raggiungere l’età adulta.

In caso di incontro?

Il lupo non riconosce l’uomo come possibile preda, ma lo identifica come una minaccia da cui allontanarsi il più rapidamente possibile: non si registrano attacchi all’uomo da circa 150 anni.  Per evitare di incontrarlo è sufficiente camminare “rumorosamente” ed evitare di seguirne le tracce. In caso di incontro, il lupo raramente si lascia avvicinare. Se ci si imbatte in un lupo non è necessario quindi fare alcunché, evitando ovviamente di seguirlo una volta che si è allontanato. Se non avesse notato subito la nostra presenza, sarà sufficiente parlare a voce alta o comunque fare rumore. In caso di predazione, meglio non interferire con l’azione di caccia del lupo; se ci si imbatte in un lupo che consuma una preda, è opportuno allontanarsi in silenzio. La presenza di un cane può diminuire la naturale timidezza del lupo verso gli esseri umani: per tale motivo, durante le escursioni bisogna evitare di lasciare il cane libero, in modo da impedirgli di interagire e infastidire gli animali selvatici.

Il ritorno del lupo

Il lupo era diffuso in Lombardia, così come in pressoché tutte le aree boscate d’Italia, fino ai primi decenni dell’Ottocento. Grazie alla protezione legale, ad una nuova consapevolezza dell’opinione pubblica, ma soprattutto allo spopolamento di molte aree remote e alle sorprendenti capacità eco-etologiche della specie, a partire dagli anni Settanta si è assistito ad una lenta ripresa: i discendenti dei pochi lupi sopravvissuti in centro-sud Italia hanno ricolonizzato spontaneamente le aree dell’Appennino settentrionale e meridionale, giungendo in Liguria (1983) e quindi in provincia di Pavia attraverso le aree montuose di Toscana e Romagna.

Quanti sono in Italia e Lombardia?

Ma quanti sono i lupi in Italia?  Un' indagine del 2022, messa a punto dall’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha censito la presenza del grande carnivoro nelle regioni italiane. Sul territorio nazionale è stimata una presenza di 3.307 lupi con una forchetta di errore statistico che varia tra i 2.945 e i 3.608 individui. Nello specifico, lo studio distingue tra popolazione alpina e popolazione peninsulare del predatore che si assestano rispettivamente sui 946 (con un intervallo tra 822 e 1099) e sui 2.388 (con un intervallo tra 2020 e 2645). I dati rilevati nelle Alpi, infatti, sono gli unici confrontabili con le analisi passate, effettuate in maniera continuativa dal 1999, che dimostrano un incremento molto evidente rispetto all’ultimo monitoraggio risalente al 20172018. La specie occupa la quasi totalità degli ambienti idonei nell’Italia peninsulare, mentre in ambito alpino circa il 71% della popolazione di lupi alpini è concentrata nel nord ovest e il restante 29% nel nord est.

In Lombardia si segnala la presenza stabile di due branchi, mediamente composti da 5 esemplari: uno in Alto Lario al confine con la Svizzera e uno in alta val Camonica, al confine con la Provincia di Trento. Oltre a una probabile coppia in Valtellina (Aprica). Sull’Appennino lombardo, nell’Oltrepò Pavese, l’ultimo dato disponibile (2018) stima la presenza di almeno 4-6 branchi di lupi. Dal 2014 al 2021 è stato possibile riscontrare un aumento della presenza della specie attraverso il ritrovamento di segni di predazione su animali domestici e selvatici.

Gli ultimi avvistamenti

Negli ultimi mesi sono stati diversi gli avvistamenti (e i ritrovamenti di carcasse) di lupi in Lombardia. Un esemplare è stato visto tra le case a Gordona, in provincia di Sondrio, pochi giorni fa. Mentre domenica mattina, nel territorio del Parco Nazionale dello Stelvio, in località Pradaccio, i carabinieri forestali hanno trovato una carcassa. Secondo i primi accertamenti si tratta di un esemplare maschio adulto, dell'età apparente di due anni, in buone condizioni di salute abbattuto da un proiettile di grosso calibro sparato da qualche bracconiere. Un atto molto grave, anche perché è il primo di questo genere compiuto all'interno del territorio del Parco. Il 9 ottobre scorso una testa di lupo era stata trovata legata con una corda su un cartello stradale all'ingresso del paese di Samolaco. Risale invece al 2022 il ritrovamento di un lupo di 40 chilogrammi, investito e ucciso sulla strada provinciale 23 di Turano Lodigiano.