Lombardia in zona rossa? Ecco perché la regione rischia di cambiare colore

Varianti Covid, indice Rt e terapie intensive: i dati preoccupano. Il governatore Fontana non esclude un passaggio a misure ancora più restrittive

La curva epidemiologica in Lombardia (L'Ego Hub)

La curva epidemiologica in Lombardia (L'Ego Hub)

Milano e la Lombardia in zona arancione rafforzato, ma fino a quando? Visto l'andamento dei contagi Covid (per giorni sopra la soglia di 5mila casi giornalieri) e la crescente pressione sugli ospedali, il rischio di entrare in zona rossa si fa sempre più concreto. A preoccupare sono soprattutto le varianti, che si diffondono con grande velocità. E chissà che venerdì 12 marzo, dopo il consueto monitoraggio dell'Istituto superiore della sanità, non arrivi un'ordinanza che sposti la regione nella fascia che prevede le restrizioni più severe.  “Non escludo una zona rossa e non penso a nulla: valutiamo con cautela, attenzione e serietà la situazione”, ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. “È chiaro che i numeri non stanno migliorando. Noi stiamo cercando di contenere con tutte le misure che abbiamo assunto. In ogni caso non mi sembra che possano esserci grossissimi cambiamenti”, ha  sottolineato. Fontana ha aggiunto che in questo momento è importante “una grande collaborazione con il governo e cercare di capire veramente quale sia la direzione che dobbiamo prendere tutte noi Regioni perché in questo momento la situazione è aggravata dal fatto che questo virus sia molto più veloce e rapido, quindi le decisioni vanno prese con la massima urgenza”.

Covid, il bollettino del 9 marzo in Lombardia e Italia

Nelle ultime 24 ore, in Lombardia,  si sono registrati 4.084 casi di coronavirus (640.362 da inizio emergenza, attualmente 82.343) e 63 morti. Dall'inizio dell'epidemia i decessi in regione sono stati 28.853. I tamponi effettuati sono stati 47.619, con una percentuale di positivi dell'8,6%, in calo (ieri era del 10%, il giorno prima del 10,3%).  I tamponi effettuati sono stati 47.619 (di cui 30.006 molecolari e 17.613 antigenici) per un totale complessivo di 7.050.291. I guariti/dimessi in totale sono saliti a  529.166 (+1.807), di cui 4.502 dimessi e 524.664 guariti. In terapia intensiva ci sono 611 pazienti (+14), 5.416 (+216) nei reparti Covid. Per quanto riguarda le province, a Milano sono stati registrati 1.056 nuovi casi di cui 505 nel capoluogo; a Brescia 729; Bergamo; 275; Como: 313; Cremona: 62; Lecco: 120; Lodi: 68; Mantova: 197; Monza e Brianza: 267; Pavia: 224; Sondrio: 86; Varese: 563. Inoltre, le chiamate al 118 sono aumentate, da 525 di settimana scorsa a 761 ieri le persone che accusano sintomi respiratori o compatibili con Covid.

La terza ondata a Milano: la mappa e i grafici

Milano verso il lockdownLombardia zona rossa, ecco perché

Sono almeno tre i fattori per cui la Lombardia rischia di entrare in zona rossa dal prossimo 15 marzo. Innanzitutto l’incidenza: la soglia oltre la quale si entra automaticamente nella fascia con le misure più stringenti è stata fissata a 250 casi settimanali ogni 100mila abitanti. Fra le province della Lombardia c’è molta disomogeneità: si passa da Brescia e Como, rispettivamente a 580 e 300, a Milano, Bergamo, Lodi, Sondrio e Varese ancora sotto la soglia. Il secondo è l’indice Rt: già la settimana scorsa era poco inferiore a 1,25, oltre il quale si entra in zona rossa. Con il nuovo aumento di casi delle ultime settimane, quel valore potrebbe essere già stato superato. Gli occhi sono soprattutto puntati sui dati dell'ultimo documento di Ats città metropolitana di Milano. L'"Rt giornaliero per data di tampone, media su 7 giorni" è 1,28, che sale a 1,31 se calcolato su una media di 14 giorni. L'"Rt giornaliero per data di ricovero, media su 7 giorni" è 1.27, mentre è 1.23 se la media viene allargata ai 14 giorni. Considerando solo il comune di Milano la situazione è più o meno simile: Rt giornaliero per data di tampone a 1.27 per 7 giorni e 1,30 per 14 giorni. La soglia d'allarme stabilita per il passaggio in zona rossa, stando ai criteri del ministero della salute e della cabina di monitoraggio, è 1.25. Dunque, la Lombardia è a rischio. Il terzo è il dato sulla pressione sugli ospedali e delle terapie intensive occupate. In alcune province, come quella di Brescia, si è già arrivati al 90%.

Galleria di Milano durante il lockdownZona rossa e zona arancione rafforzato, le regole

La Lombardia, attualmente, è in zona arancione rafforzato che prevede, fra le altre misure, la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. L’ordinanza di Fontana che l’ha istituita scadrà il prossimo 14 marzo. Già lunedì 15 marzo, quindi, potrebbero entrare in vigore le misure più restrittive della zona rossa. Ma quali sono le differenze tra i due colori per quanto riguarda le regole da seguire?

SPOSTAMENTI - In zona rossa, ogni spostamento dall’abitazione va giustificato attraverso un’autocertificazione, ed è possibile uscire di casa solo per motivi di salute, necessità e lavoro.

VISITE AD AMICI E PARENTI - In rosso e in arancione scuro non sono permessi gli spostamenti verso le abitazioni private abitate ubicate nel territorio della Regione, fatti salvi gli spostamenti motivati da comprovate e gravi situazioni di necessità. 

SECONDE CASE - In entrambe le fasce è vitato recarsi presso le proprie abitazioni diverse da quella principale ( le seconde case), ubicate nel territorio della Regione fatti salvi gli spostamenti motivati da comprovate e gravi situazioni di necessità. Non è consentito a coloro che non risiedono nel territorio della Regione recarsi presso le proprie abitazioni diverse da quella principale ubicate nel territorio della Regione, fatti salvi gli spostamenti motivati da comprovate e gravi situazioni di necessità. 

NEGOZI - In zona arancione rinforzato i negozi restano tutti aperti. Nei giorni festivi e prefestivi sono però chiusi nei centri commerciali, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole. In zona rossa invece sono sospese le attività di commercio al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità. 

BAR E RISTORANTI  - Per quanto concerne l'apertura di bar e ristoranti per entrambe le fasce è consentito solo l'attività di asporto o consegna a domicilio. Per i bar, l'asporto sarà previsto solo fino alle 18 mentre per i ristoranti fino alle 22. 

PARRUCCHIERI e BARBIERI - In zona arancione rafforzata aperti parrucchier, barbieri e centri estetici che invece sono chiusi in zona rossa.

SPORT E ATTIVITA' MOTORIA - Sia in arancione scuro che in rosso è consentito lo svolgimento di attività sportiva solo in forma individuale ed esclusivamente all’aperto. Possibile svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie.