Festa Inter in Duomo, Sileri: "Pagheremo tutti l'errore di Milano"

Le preoccupazioni del sottosegretario e del direttore scientifico Simit Massimo Andreoni

Festa Inter in piazza Duomo

Festa Inter in piazza Duomo

La festa dei tifosi dell'Inter in piazza Duomo a Milano è stato un "errore gravissimo che costeraà qualche vita umana. Lo dico così diamo il peso di quanto accaduto". Lo ha detto Massimo Andreoni, direttore scientifico Simit (Societa' italiana malattie infettive), in una intervista rilasciata questa mattina in una trasmissione Rai. "Quando si sta cosi' nella calca, urlando e cantando - ha spiegato - anche all'aperto, la trasmissione del virus è quasi certa". Ne pagheremo le conseguenze - ha proseguito Andreoni - vedremo l'incremento dei casi tra 2-3 settimane, i più gravi tra 4 settimane, gli eventuali decessi tra 4-6 settimane" .

Domenica scorsa, circa 30mila persone si sono riversate in strade e piazze creando assembramenti, nonostante le norme anti Covid. Ieri, il sindaco Giuseppe Sala ha rotto il silenzio e lo ha fatto rilanciando su Facebook le parole del prefetto di Milano, Renato Saccone, secondo cui chiudere la piazza avrebbe comportato ancora maggiori assembramenti. 

La critica del governo

Anche il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri è tornato sulla festa dell’Inter in piazza Duomo.  «Fa male vedere piazza Duomo con 30 mila tifosi urlanti, in festa, molti senza mascherina. Quelle persone hanno dimostrato di non avere un briciolo di buon senso. Vuol dire che si sottovaluta ancora troppo il rischio. Se c’erano positivi, è sicuramente avvenuto qualche contagio. Quanti, potremo dirlo solo tra due settimane». «Sappiamo - osserva inoltre Sileri - che l’incidenza in Lombardia è di circa 14 casi ogni 10 mila abitanti. Se in piazza Duomo c’erano 30 mila persone, allora 45 di loro avrebbero dovuto essere positive. Quante ne abbiano infettate, a loro volta, difficile dirlo», sottolinea che «in piazza non c’erano solo milanesi», quindi il pericolo è di «possibili ripercussioni sulla Lombardia, non solo su Milano». 

La difesa del sindaco Sala affidata ad un video sui cosial

"È vero la situazione era certamente prevedibile ma non è pensabile che si potesse evitare che i tifosi scendessero in piazza e sarebbe stato così in qualunque città italiana la cui squadra avesse vinto lo scudetto". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato in un video sui social gli assembramenti di domenica sera, e soprattutto in piazza Duomo, dei tifosi dell'Inter. "Io capisco che le immagini di piazza Duomo abbiano potuto colpire la sensibilità di tanti, e considero con attenzione le voci di tanti milanesi arrabbiati - ha detto -.Capisco di meno la strumentalizzazione politica per racimolare qualche voto in più".

 

Rabbia sui social contro il sindaco

Domenica, sui social è subito esplosa la polemica, in particolare nei confronti del sindaco di Milano Giuseppe Sala che, nonostante sia tifoso dell'Inter, non ha commentato lo scudetto, mentre le forze dell'ordine sono intervenute solo per "preservare il sagrato e la Galleria, i cui accessi sono stati chiusi" e per disperdere la folla in alcune occasioni. "Sindaco, perché i tifosi dell'Inter possono fare questo casino, e noi comuni mortali dobbiamo rispettare le regole anche per andare a mangiare una pizza?", è uno dei tanti commenti che si legge sulla pagina Facebook del primo cittadino milanese. "Ma le forze dell'ordine dove sono? Milano è una bolgia in questo momento! Una mancanza di rispetto per tutte quelle attività chiuse mesi e mesi", scrive un altro milanese. Mentre una cittadina si chiede "Il sindaco dov'è? Il prefetto? Vergogna! È un insulto ai nostri sacrifici". Fino alla richiesta di dimissioni avanzata da un altro cittadino: "Gentile sindaco. Esattamente che scusa avrebbe per giustificare l'assembramento di oggi? In un paese civile un politico al posto suo si sarebbe già dimesso. Questa incompetenza è ingiustificata e ingiustificabile. Mi raccomando il silenzio istituzionale sulle folle in piazza Duomo. Complimenti. Poi però lo stesso silenzio per la darsena e le colonne". 

Confcommercio: "Locali chiusi e assembramenti incontrollati"

"La gioia dei tifosi interisti è più che comprensibile, lo dico da tifoso (seppur di un'altra squadra). Mi chiedo però perché a Milano, in Darsena o in Brera, sia necessario transennare le vie per evitare assembramenti e veicolare i flussi di persone e in piazza del Duomo possano riversarsi in migliaia in modo incontrollato". È quanto ha scritto su Facebook Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, commentando gli assembramenti per lo scudetto dell'Inter. "Non voglio giudicare quale delle due scelte sia più giusta per contenere i contagi - prosegue Barbieri - ma mi stupisce vedere come si usino pesi e misure diverse in una situazione di emergenza comune. Bar e ristoranti non possono aprire i loro locali, pur garantendo distanziamento e sanificazione, ma gli viene concesso il solo utilizzo dello spazio esterno. Parchi e piazze invece posso riempirsi in modo incontrollato e senza alcuna precauzione sanitaria".