Lombardia, il bollettino Covid di oggi 4 gennaio: 863 casi, scende il tasso di positività

Rapporto nuovi positivi/tamponi al 10,5% rispetto al 12,9% di ieri. Si registrano però 22 nuovi ingressi in terapia intensiva, 27 i decessi nelle ultime 24 ore

Coronavirus

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Milano, 4 gennaio 2021 - Nell'unico giorno in zona arancione di questo primo scorcio di 2021, la Lombardia attende i dati quotidiani sul contagio da coronavirus mentre il Governo sta studiando un decreto ponte che detti le regole per il periodo 7-15 gennaio, ovvero nei giorni compresi tra la fine del decreto Natale (6 gennaio) e la scadenza dell'ultimo Dpcm.

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Se si dovesse tornare al sistema delle tre fasce articolate su base regionale, subito dal 7 oppure dal 16 gennaio, la Lombardia richierebbe di non essere più gialla come era prima dell'entrata in vigore della stretta natalizia ma di ritrovarsi in zona arancione. Il tasso di positività è infatti in crescita, ieri è balzato dall'11,9 al 12,9%, e soprattutto preoccupa l'indice Rt che è intorno alla soglia critica dell'1. 

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Bollettino coronavirus Lombardia

In Lombardia i nuovi casi di coronavirus registrati nelle ultime 24 ore sono 863, a fronte di 8.161 tamponi eseguiti. Il tasso dei positivi sul totale dei test scende dunque al 10,5% dal 12,9% di ieri. In regione si registrano 27 decessi (25.334 in totale dall'inizio dell'epidemia) mentre i ricoverati in terapia intensiva sono 484, cinque in meno di ieri ma con 22 nuovi ingressi contro i 12 di ieri. Negli altri reparti Covid della regione ci sono 3.227 pazienti (-40 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi al Covid-19 in Lombardia sono 52.687 e nella regione si contano da ieri 5.104 tra guariti e dimessi dagli ospedali. 

Coronavirus Lombardia 4 gennaio
Coronavirus Lombardia 4 gennaio

Oer quanto riguardai casi nelle varie province, oggi la più colpita è Brescia con 302 nuovi positivi. A Sondrio non si registra nessun nuovo caso. Per quanto riguarda gli altri territori, sono 243 i casi segnalati a Milano (di cui 89 in città), 73 a Monza Brianza, 66 a Mantova, 38 a Bergamo, 37 a Como, 29 a Pavia, 21 a Lecco, 18 a Cremona, 14 a Varese e 9 a Lodi.

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Sono 10.800 i nuovi casi di coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore; le vittime sono invece 348 (in totale 75.680 dall'inizio dell'epidemia). Lo rende noto il bollettino quotidiano del ministero della Salute. I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono stati 77.993, per un tasso di positività che rispetto a ieri resta invariato al 13,8%. Gli attualmente positivi diventano 570.458 (-5.576), i dimessi/guariti 1.520.106 (+16.206). Crescono di 242 unità i ricoveri ordinari, per un totale di 23.317, mentre calano di 4 le terapie intensive, attualmente 2.579, mentre sono 136 gli ingressi del giorno; in isolamento domiciliare figurano 544.562 persone, -5.954 rispetto a ieri.

Il caso Gallera

Sono ore di attesa e incertezza, dunque, rese ancora più convulse in Lombardia dal caso Gallera: l'assessore regionale al Welfare, ovvero la guida della sanità in questo momento così delicato, è sotto attacco da parte delle opposizioni ma anche degli alleati leghisti per le sue dichiarazioni sui ritardi nella campagna di vaccinazione dovuti ai "medici in ferie". 

Campagna vaccinale

Campagna vaccinale che è comunque partita oggi in tutta la regione. All'ospedale di Sesto San Giovanni, dove per ora l'adesione al vaccino è intorno all’80%, si procede a un ritmo di 165 pazienti al giorno.

Terza ondata

La terza ondata di Covid, in ogni caso, ci sarà. Ne è convinto Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università statale di Milano e presidente Associazione nazionale pubbliche assistenze (Anpas). Secondol'esperto, "in questi ultimi giorni c'è stato un rallentamento della discesa: stiamo mitigando la malattia, riducendo la velocità di contagio, ma non riusciamo a controllarla".

Smog e virus: nessuna correlazione

Il particolato atmosferico non favorisce la diffusione in aria del Covid-19. È quanto emerge da uno studio congiunto tra Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima del Cnr e Arpa Lombardia, pubblicato su Environmental Research. La ricerca è stata condotta analizzando i dati, per l'inverno 2020, degli ambienti outdoor per le città di Milano e Bergamo, tra i focolai di Covid-19 più rilevanti nel Nord Italia.