Coronavirus Lombardia, il bollettino Covid di oggi 3 gennaio: 1.709 nuovi casi e 36 morti

Il tasso di positività sale al 12,9%, 12 nuovi ingressi in terapia intensiva. Varese la provincia più colpita

Coronavirus

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Milano, 3 gennaio 2021 - Alla vigilia dell'unico giorno in zona arancione di questo primo scorcio di 2021, domani 4 gennaio, la Lombardia attende i numeri sul contagio da coronavirus per capire l'evolversi della situazione in chiave post decreto Natale, ovvero dopo il 6 gennaio, quando torneranno in vigore le differenziazioni regionali secondo lo schema delle zone gialle, arancioni e rosse. 

Coronavirus Lombardia

Sono 1.709 i nuovi casi di coronavirus registrati oggi in Lombardia, a fronte di 13.209 tamponi effettuati (4.896.792 da inizio emergenza), per un rapporto tra nuovi positivi e tamponi del 12,9%: un punto percentuale in più rispetto all'11,9 di ieri e l'altro ieri. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 36 decessi che portano il totale delle vittime, in regione, a 25.317. Il numero degli attualmente positivi in Lombardia raggiunge quota 56.955 mentre per quanto riguarda i ricoveri, nelle terapie intensive i posti letto occupati sono 489, due in meno di ieri, a fronte di 12 nuovi ingressi. Negli altri reparti si contano 3.267 pazienti in cura, 26 in meno rispetto a ieri; in isolamento domiciliare ci sono 53.199 persone. I guariti/dimessi dall'inizio dell'emergenza sono ad oggi 402.798 (728 nelle ultime 24 ore).

Bollettino Covid Lombardia 3 gennaio
Bollettino Covid Lombardia 3 gennaio

Per quanto riguarda le province, Varese è la più colpita con 408 nuovi casi. Poi 361 nella città metropolitana di Milano di cui 140 a Milano città, 330 a Como, 206 a Brescia, 87 a Mantova, 64 a Pavia, 60 a Cremona, 55 a Monza Brianza, 47 a Sondrio, 34 a Bergamo, 21 a Lecco e 7 a Lodi. 

Covid: il contagio in Italia /Pdf

Oggi sono 14.245 i nuovi casi di coronavirus in Italia, a fronte di 102.974 tamponi eseguiti, per un tasso di positività che cala al 13,8%. Si contano inoltre 347 nuove vittime del virus, per un totale di 75.332 da inizio epidemia. Gli altri numeri del bollettino nazionale dicono che i ricoveri salgono di 127 unità, quelli in terapia intensiva di 14. 

Zona gialla o arancione

La collocazione della Lombardia, che prima dell'entrata in vigore del decreto Natale lo scorso 24 dicembre era in zona gialla, dipenderà proprio dai numeri di questi giorni, in particolare dati che emergeranno dal monitoraggio fissato per il 5 gennaio. Per ora l’unico incontro con il Governo e il Comitato Tecnico Scientifico nazionale è fissato per l’8 gennaio, dunque se non interverranno altre riunioni di emergenza prima la Lombardia resterà in zona gialla almeno nelle giornate di giovedì 7 e venerdì 8 gennaio. Il dopo è appunto legato ai numeri del contagio, che se dovessero risultare preoccupanti potrebbero portare la regione in zona aranacione 

Indice Rt

Oggi il fisico Roberto Battiston (Università di Trento) ha calcolato che l'indice Rt in Italia è attualmente pari pari a 0.99, un risultato simile a quello fornito dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss). "L'individuazione delle zone rosse, gialle e arancioni parte dal valore dell'indice Rt, ma non considera il grado di sviluppo dell'epidemia sul territorio", osserva Battiston. Secondo il fisico "va invece inclusa nella valutazione la quantità dei casi positivi nella regione perché sono i due valori insieme che determinano quanto rapidamente può ripartire l'epidemia con il rischio di saturare il sistema sanitario territoriale"

Campagna vaccinale

Domani sarà invece il giorno in cui la Lombardia dovrà dare una svolta alla campagna vaccinale, con tutti i 65 centri scelti dal Pirellone che lavoreranno a pieno ritmo, alcuni lavorando anche il sabato e la domenica. Ogni ospedale dovrebbe arrivare intorno alla quota di 400 vaccinazioni al giorno. Qualche presidio, come l'ospedale di Vizzolo Predabissi nel Milanese e quello di Treviglio nella Bergamasca, ha anticipato i tempi partendo già oggi. Non si palcano però le polemiche sui ritardi nella somministrazione dei vaccini, con la Lombardia al 14esimo posto (su venti regioni) per percentuale di dosi effettivamente utilizzate. Il sindaco di Varese, Davide Galimberti, ha parlato oggi di "ritardi inaccettabili" e di "dati inquietanti: solo il 3% di vaccini somministrati a fronte di oltre 80mila già consegnati alla Regione". E in serata anche la Lega ha scaricato l'assessore regionale al Welfare, sostendendo che le sue parole non rispecchiano il pensiero della Giunta lombarda.