Vaccinazione anitcovid: partita anche la Lombardia. Ma slitta l'arrivo delle seconde dosi

Primo giorno di massiccia attività in quasi tutti i 66 hub. Pfizer non consegna 94mila dosi

Vaccinazione anticovid nell'Asst Valle Olona

Vaccinazione anticovid nell'Asst Valle Olona

Milano, 4 gennaio 2021 - Si mette in moto la macchina dei vaccini anti-Covid in Lombardia. Dopo il simbolico V-Day e alcune strutture che nei giorni scorsi avevano fatto le prove generali con una piccola quota di somministrazioni, oggi è il primo giorno di attività più massiccia, anche se non esattamente per tutti e 66 gli hub individuati in regione, perché almeno due strutture partiranno il 7 gennaio.

Da un lato le sedute vaccinali, dall'altro gli arrivi delle fiale. Oggi era prevista la seconda consegna da parte dell'azienda Pfizer ma, secondo quanto riferiscono all'Adnkronos Salute dalla Regione, è stato comunicato che la data di arrivo delle cosiddette 'pizze' - circa 94mila dosi - slitta "a domani". Sul territorio regionale c'è chi viaggia già a regime: per esempio l'ospedale Niguarda di Milano, dove il ritmo è di 500 vaccinati al giorno, "come previsto per questa fase", spiegano dalla struttura. Sempre nella metropoli meneghina si è partiti ieri, domenica 3 gennaio, all'Auxologico, dove i primi a ricevere l'iniezione scudo sono stati alcuni ospiti della Rsa Monsignor Bicchierai e operatori sanitari delle sedi lombarde di questo network della sanità privata. Il piano vaccinale per gli operatori di Auxologico in Lombardia e per gli ospiti della Rsa prevede la somministrazione di 2.100 dosi.

Parte ufficialmente oggi pomeriggio (dopo qualche iniezione 'di prova' ieri) il Gruppo San Donato in due dei suoi tre centri compresi nella lista dei 66 hub lombardi: il San Raffaele (dove l'adesione del personale ha raggiunto quasi il 94%, secondo un questionario interno) e il Policlinico San Donato, dove verranno immunizzate oggi rispettivamente circa 80 e 70 persone; mentre l'Istituto clinico Città di Brescia inizierà il 7 gennaio. E sempre a Brescia si trova un altro dei 66 hub che ha la partenza fissata il 7, la Fondazione Poliambulanza. "Anche qui oggi si è fatta qualche prova, domani le pratiche amministrative, e il 7 si avvia il tutto, cominciando con il personale interno, gli operatori sanitari a tutti coloro che lavorano stabilmente in ospedale, dalla manutenzione fino alle pulizie", riferiscono dalla struttura.  Mentre gli Spedali Civili di Brescia, dopo le prime iniezioni fatte ieri - circa un centinaio per "rodare la macchina" - stamattina hanno dato il via ufficiale alle immunizzazioni prevedendone circa 300 al giorno. "L'idea è di programmare man mano, ed eventualmente incrementare i numeri per arrivare a coprire entro un mese o due tutti i sanitari - spiegano dall'Asst - Quanto alle consegne ci hanno detto che domattina prestissimo avremo la nuova tranche di dosi. Ma i vaccini comunque ci sono e si va avanti".

Una sessantina i vaccinati oggi all'Istituto nazionale tumori di Milano, un altro degli hub regionali. "Qui più della metà del personale ha finora dato adesione" per sottoporsi all'iniezione scudo, cioè "all'incirca un migliaio di persone", fanno sapere dal centro. Operativo anche il Pio Alberto Trivulzio dove, secondo quanto spiega il virologo e consulente tecnico scientifico dell'Asp Fabrizio Pregliasco, "si conta di arrivare a fare 200-300 vaccinazioni giornaliere e il sistema appare già ben oliato".

Dopo le polemiche dei giorni scorsi per la partenza a rilento, dalla Regione affermano che "da subito era stato pianificato di partire il 4 gennaio" e che "la capacità di somministrazione è tale che si stima di esaurire la prima tranche di dosi intorno al 20 gennaio e di finire forse già a fine febbraio con tutte le dosi che si è programmato di destinare alla Lombardia in questa prima fase". A pieno regime, sempre secondo il calcolo riferito da Palazzo Lombardia, si arriverà "anche a 20mila iniezioni scudo al giorno, se si considerano 10mila somministrazioni giornaliere nei 67 hub, altre duemila da strutture che afferiscono agli hub in questione, e le 708 Rsa, dove pur considerando una decina di vaccinazioni l'una si arriverebbe a settemila in un giorno".