Covid e indice Rt: ecco perché la Lombardia rischia la retrocessione in zona arancione

La regione lombarda tra le sei aree "osservate speciali". Decisivo il prossimo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità

Andamento della pandemia in Lombardia (monitoraggio Iss)

Andamento della pandemia in Lombardia (monitoraggio Iss)

Milano, 4 gennaio 2021 - Il 7 gennaio l'Italia uscirà dalla grande zona rossa delle festività natalizie per tornare progressivamente a un sistema a fasce per regioni. La Lombardia e altre regioni italiane potrebbero essere destinate a un nuovo cambio di zona. Veneto, Liguria e Calabria con l'Rt sopra l'1 rischiano infatti di non uscire dalla zona rossa mentre Lombardia, Puglia, Basilicata potrebbero finire in quella arancione. Il rapporto del 30 dicembre dell'Iss ha infatti evidenziato ancora criticità: Lombardia, Trento e Veneto hanno una probabilità superiore al 50% di superare in 30 giorni la soglia critica di occupazione dei posti letto nelle terapie intensive, Friuli Venezia Giulia, Valle d'Aosta, Piemonte, Provincia autonoma di Trento ed Emilia Romagna per quelli in area medica. In base alla più recente rilevazione disponibile l'Rt medio lombardo era pari a 0,97 nel periodo 8-21 dicembre, con un range tra 0,81 e 1,1. In Italia nello stesso periodo l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,93(range 0,89 - 1.02).

Indice di contagio Covid: cos'è l'Rt e perché è così importante

Come spiegato dal presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro in occasione dell'ultimo report sul monitoraggio, la curva di diffusione del coronavirus in Italia è "in decrescita, una decrescita un po` rallentata nelle ultime settimane", mentre "ci sono paesi a noi vicini che mostrano invece una curva in crescita e in ricrescita".Questi dati inducono a una "grande attenzione" e costituiscono un "grande incentivo a fare sì che la nostra curva continui la decrescita o comunque non si caratterizzi per una ricrescita".  "La seconda metà di dicembre rispetto alla prima mostra comunque una decrescita un po' in tutto il paese", ha detto Brusaferro, invitando per alla "cautela" perché "nel periodo natalizio il numero di tamponi è stato contenuto e questo può avere una influenza sull`incidenza: una vera valutazione dell`impatto lo potremo vedere a metà di gennaio". 

Brusaferro ha segnalato che "Liguria Calabria e Veneto hanno superato l'Rt nel limite inferiore, Basilicata Lombardia e Puglia hanno valore attorno a 1, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche Rt vicino a 1". E dunque c'è una "controtendenza rispetto all'Rt censito due settimane fa continua, il che deve renderci molto consapevoli delle misure da adottare". Inoltre "l'ncidenza rimane ancora elevata, siamo lontani dal 50 per 100mila che è la soglia per cui possiamo garantire la fase di contenimento, quindi l`epidemia ancora circola anche se in maniera diversa da regione a regione". E in particolare nelle regioni che hanno Rt con valore attorno a 1 "vanno mantenute le misure al massimo attezione".