Coronavirus in Lombardia: aumentano i contagi, ma netto calo dei decessi

Brescia e Milano prime per nuovi positivi. Scende il numero dei ricoverati in terapia intensiva.

Coronavirus

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Milano, 16 maggio 2020 - Più contagi da coronavirus, ma netto calo dei decessi oggi in Lombardia. Secondo i dati forniti dalla Regione il numero dei positivi è salito dai 299 di ieri a 399, per un totale di 84.518. I decessi sono scesi invece da 115 a soli 39, portando il totale a 15.450. E' il numeo più basso in due mesi. I guariti dal Covid-19 nell'ultima giornata sono 402, 34.219 da inizio emergenza. E continua infine il calo dei ricoveri, anche se in terapia intensiva il numero dei letti occupati scende più lentamente rispetto agli altri giorni: oggi si contano 8 pazienti in meno (ieri -21), 268 in totale. Gli ospedalizzati non in terapia intensiva sono 184 in meno (ieri -113): 4.521 in tutto.  I tamponi effettuati oggi sono stati 14.145 (ieri +12.162).

Coronavirus, i dati lombardi del 16 maggio
Coronavirus, i dati lombardi del 16 maggio

I dati delle province

E' la provincia di Brescia a guidare oggi l'aumento dei positivi al coronavirus in Lombardia: si contano 83 nuovi casi (+60 ieri), con il totale che sale a 14.091. Poco dietro la provincia di Milano che segna oggi 75 nuovi positivi (+66 ieri), di cui 34 in città (+30): in totale sono 22.041 i casi nel Milanese e 9.315 sotto la Madonnina. Nella provincia di Monza e Brianza sono 46 i nuovi positivi (+37 ieri) e a Varese 41(+13 ieri). Nel resto della regione cifre nettamente più basse: a Bergamo +26 (+24 ieri), a Pavia +25 (+23 ieri), a Sondrio +24 (+1 ieri), a Lecco +18 (+17 ieri), a Lodi +16 (+12 ieri), a Como +13 (+14 ieri), a Cremona +10 (+18 ieri) e a Mantova +1 (+6 ieri).

Coronavirus, i dati delle province del 16 maggio
Coronavirus, i dati delle province del 16 maggio

Via libera a bar, ristoranti e parrucchieri

La Lombardia scalda i motori in vista del 18 maggio quando potranno riaprire le attività commerciali rimaste finora chiuse. L'atteso via libera è arrivato ieri dal governo, che ha recepito le linee guida delle Regioni. Soddisfatto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana che oggi adotterà i provvedimenti necessari a garantire la ripartenza in sicurezza di ristoranti, bar, parrucchieri e altre attività. Tra poco più di 48 ore potranno rialzare la serranda i titolari di quei negozi,  bar, ristoranti, parrucchieri e  centri estetici che riusciranno a garantire il rispetto delle regole anti-contagio. (LE REGOLE PER RIAPRIRE)

​Fase 2, riprendono le Messe: ecco come partecipare

Fase 2 dell'emergenza coronavirus anche per la Chiesa italiana, che da lunedì 18 maggio torna a fare comunità aprendo le celebrazioni religiose ai fedeli. Regole comuni dal nord al sud del Paese per minimizzare al massimo il rischio contagio, ma ovviamente ci sono zone dove il Covid-19 ha colpito con maggiore violenza e quindi la prudenza è anche maggiore. Nel rispetto della normativa sanitaria disposta per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2, il Protocollo siglato tra Cei, governo e Comitato Tecnico scientifico indica alcune misure da ottemperare con cura: dalla sanificazione delle chiese, al numero massimo dei partecipanti; dall’obbligo di mantenere sempre la distanza di sicurezza, all’uso della mascherina; fino al divieto di accesso per coloro che hanno sintomi influenzal, una temperatura corporea uguale o superiore ai 37,5 gradi o sono stati in contatto con persone positive al coronavirus nei giorni precedenti.