Coronavirus Lombardia, oltre 100 nuovi casi in meno in 24 ore. Giù le terapie intensive

Il rapporto tamponi/positivi migliora: è al 2%. I decessi sono 9. Gallera: "Molti casi si riferiscono a infezioni di vecchia data"

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Milano, 17 giugno 2020 - Dopo un aumento, netto calo dei contagi da Coronavirus in Lombardia: "solo" 143 nuovi casi contro i 259 di ieri. Scende cosìla percentuale sul dato nazionale: ieri era oltre l'85%, oggi al 68%. Nelle ultime ultime 24 ore in regione si sono registrati 9 decessi, uno più di ieri ma comunque sotto la "soglia psicologica" di dieci, varcata lunedì per la prima volta da inizio emergenza. In totale, dall'inizio dell'epidemia, i casi in Lombardia sono 92.060 e i morti 16.466. I tamponi effettuati sono stati 7.044 (totale a 906.322), con una percentuale sui positivi odierni del 2%. I guariti/dimessi sono 877 (in totale 60.361), mentre gli attualmente positivi sono scesi di 743 unità, a quota 15.233. Come avviene ormai da settimane, il dato più confortante arriva dai presidi ospedalieri: sono diminuiti sensibilmente i pazienti covid-19 in terapia intensiva, e anche i ricoverati. In 24 ore i primi sono calati di 25 unità (69 in totale), mentre i ricoverati sono scesi di 116 sotto quota 2 mila (1.902). Ieri il numero dei pazienti in terapia intensiva era rimasto invariato a 94, mentre i ricoverati erano scesi di 98 unità.

"E' importante sottolineare - ha commentato l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera - che dei 143 positivi segnalati oggi un numero rilevante si riferisce a infezioni di vecchia data. Nello specifico 54 sono da attribuire allo screening sierologico regionale (di cui 18 risultati 'debolmente positivi'). Allo stesso modo altri 24 casi sono stati riscontrati 'debolmente positivi' su test effettuati dietro segnalazioni di medici di famiglia, Ats e ospedali, a cittadini e ospiti di Rsa, segno di un finale di coda dell'infezione. Molto significativo, inoltre, il dato dei ricoverati in terapia intensiva che diminuisce di ben 25 pazienti". 

Un concetto espresso anche dal governatore Attilio Fontana che in un posto su Facebook ha spiegato: "Sul territorio lombardo  in corso un screening sierologico ad ampio raggio. Per ogni sierologico positivo segue un tampone per essere sicuri che la malattia sia pienamente superata. Ciò sta permettendo di individuare anche i positivi asintomatici e nel monte totale giornaliero implica un numero superiore di riscontri".

Pregliasco: contagi in calo nonostante le aperture

Nessuno «scossone» è visibile sui dati dei contagi da Sars-Cov-2 nonostante le aperture, ma una «vigile serenità» deve accompagnarci da qui a un paio di anni. Lo ha detto Fabrizio Pregliasco, direttore Sanitario dell'IRCCS Galeazzi di Milano, durante la trasmissione Agorà su Rai 3. "Finora - ha spiegato il virologo - i dati di epidemiologia in Italia ci dicono che i casi sono in calo e non ci sono stati grandi scossoni verso l'alto nonostante le aperture del 4 e 18 maggio e del 3 giugno. Una vigile serenità dovrebbe essere la norma da qui a uno o due anni, in cui ci dovremo aspettare altri focolai". In questo contesto, gli «esami di maturità andavano fatti, anche perché le indicazioni sono stringenti». Ma non significa che si debba sottovalutare il rischio. "La mascherina, anche all'aperto, ad esempio per chi lavora in spiaggia, - ha detto - sono dell'idea che ci voglia soprattutto in contesto lavorativo», proprio perché «focolai ci sono e ci saranno e abbassare la guardia è pericoloso rispetto a una situazione che sta andando bene nonostante le aperture".

Il nuovo dg del Welfare lombardo: "La sfida è curare tutti, da lì nasce la riforma"

Comincia domani Marco Trivelli. Ieri è stato nominato direttore generale del Welfare lombardo, al posto di Luigi Cajazzo promosso vicesegretario della Regione con delega all’integrazione sociosanitaria. Torna a Milano dopo un anno e mezzo (prima era direttore del Niguarda), dagli Spedali Civili di Brescia, dove, come ha detto l’assessore Gallera, "ha vissuto in prima linea la trincea" del Covid. L'INTERVISTA

Trivulzio, famigli all'attacco: "La strage si poteva evitare"

La strage degli anziani ricoverati all’interno della struttura “Pio Albergo Trivulzio“, la storica Baggina di Milano, si poteva evitare. Come, in fondo, l’hanno evitata alcuni esempi virtuosi. Da questo presupposto partono i coordinatori e i firmatari del “Comitato Giustizia e Verità per il Trivulzio“ per elencare una serie di contestazioni, condotte con estremi di reato, che sarebbero stati commessi all’interno della struttura. Un lungo esposto-denuncia messo nero su bianco, elaborato sulla base delle terribili testimonianze provenienti dai familiari dei parenti morti, porta sessanta famiglie firmatarie a dire che quanto accaduto all’interno del Pio Albergo Trivulzio non era la conseguenza inevitabile del diffondersi di un virus contro il quale non si poteva fare nulla.

Zona rossa nella Bergamasca: "Regione e Comune potevano"

Nuovo affondo del comitato “Noi denunceremo, verità e giustizia per le vittime del Covid-19” contro la mancata istituzione della zona rossa in media Valle Seriana. L’accusa, questa volta, arriva dall’avvocato bergamasco Consuelo Locati, coordinatrice del comitato insieme al commercialista di Grassobbio Luca Fusco. "In questo momento, a livello politico, stiamo assistendo ad un rimpallo delle responsabilità – sottolinea il legale, che a causa del coronavirus ha perso il padre Vincenzo, 78 anni – Ma la zona rossa ad Alzano e Nembro poteva essere istituita anche dalla Regione Lombardia e dai sindaci, lo stabilisce la legge 833 del 1978, articolo 31, comma 3: la legge in questione conferisce alle Regioni questo potere decisionale e prima ancora ai sindaci. Non si tratta di un’opinione, ma di una legge dello Stato. Siamo convinti che se si fosse intervenuti in tempo, si sarebbe evitata questa strage".

I dati delle province

E' Milano oggi la provincia con più nuovi casi di Covid-19 in Lombardia: rispetto a ieri 42 nuovi positivi (totale a 23.905), di cui 18 a Milano città (10.174 in totale). Molto più contenute le crescite invece nelle altre province.  Ecco il dettaglio:  Bergamo 13.909 (+12), Brescia 15.337 (+11), Como 4.018 (+10)  Cremona 6.559 (+3),  Lecco 2.801 (=),  Lodi 3.549 (+8),  Mantova 3.419 (+12),  Monza e Brianza 5.663 (+7),  Pavia 5.494 (+6),  Sondrio 1.541 (+1),  Varese 3.823 (+22)