Coronavirus, 259 positivi ma frenano i decessi: la Lombardia conta l'85% dei nuovi casi

Otto vittime: il dato più basso da inizio emergenza. Cresce rapporto tra tamponi e nuovi contagi. Gallera: incidono test sierologici, maggior parte dei casi sono debolmente positivi

Emergenza Coronavirus

Emergenza Coronavirus

Milano, 15 giugno 2020 - Sono 259 i nuovi casi registrati oggi in Lombardia (91.917 in totale), con 6.637 tamponi effettuati. Frenata sul fronte decessi: oggi sono otto le morti registrate, per un totale di 16.457 vittime. Per quanto concerne i decessi si tratta del dato più basso registrato dall'inizio dell'emergenza Covid-19 in regione. In base ai numeri forniti dalla Protezione Civile oggi a livello nazionale i nuovi casi accertati in Italia sono 303, ciò vuol dire che il dato lombardo pesa per oltre l'85%. Il rapporto tra positivi e tamponi giornalieri è risalito al 3,9%.  Buone notizie per quanto concerne la pressione sui presidi ospedalieri, il costante calo. Il totale dei ricoverati in ospedale in regione è arrivato a quota 2.098, con un calo di 98 unità nelle ultime 24 ore. I ricoverati in terapia intensiva sono invece fermi a quota 94. I guariti/dimessi sono ora 59.484, con un incremento di 264. Gli attualmente positivi risultano essere 15.976, con un calo di 13 unità. 

Riepilogo dati di lunedì 15 giugno
Riepilogo dati di lunedì 15 giugno

Gallera: casi debolmente posiviti, incidono test

"L'ampliamento della platea delle persone alle quali stiamo eseguendo il tampone determina un maggior numero di positività che nella maggior parte dei casi non è legata a nuove insorgenze" ha spiegato l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, commentando i dati epidemiologici odierni, dai quali risultano 259 nuovi casi di coronavirus in regione. Gallera ha precisato che "i dati di oggi risentono di 109 tamponi eseguiti a fronte della positività al test sierologico regionale sui cittadini, 8 tamponi conseguenti a sierologici su operatori socio sanitari e 17 su ospiti delle Rsa. Degli altri 125 cittadini positivi oggi, alcuni sono riferibili alla positività a seguito di sierologici privati". "La maggior parte dei casi - continua l'assessore al Welfare risulta essere 'debolmente positivo'. Questo elemento evidenzia la presenza di anticorpi e di tracce del virus, la cui insorgenza risale però alle settimane precedenti". 

Gallera ha ricordato che "Regione Lombardia ha deciso di avviare una massiccia campagna di screening con prelievi ematici a cittadini in quarantena, contatti di sintomatici, operatori sanitari, forze dell'ordine, personale dei tribunali. I tamponi, invece, vengono eseguiti sui cittadini che si rivolgono al servizio di emergenza urgenza, ai pazienti in fase di ricovero, a coloro che manifestano sintomi anche lievi, e ai loro contatti, segnalati alle ATS dai medici di base o dai datori di lavoro. Contestualmente sono state avviate importanti campagne di screening promosse da aziende private". Gallera conclude evidenziando che il "vasto sistema di screening serve proprio per prevenire e monitorare eventuali situazioni critiche, che al momento gli esperti delle ATS non evidenziano, soprattutto se si considera il fatto che siamo a un mese dal termine del lockdown".

I dati delle province

E' la provincia di Bergamo anche oggi, dopo ieri, a registrare il numero maggiore di casi di positivi al Covid 19. Segue la provincia di Brescia e quella di  Milano. In particolare sale a 23.863 il numero di positivi al coronavirus nella provincia di Milano (+52) di cui 10.156 (+23) a Milano città.  In provincia di Bergamo i positivi sono 13.897 (+69), in provincia di Brescia 15.326 (+56). Il resto delle province: Como 4.008 (+19), Cremona 6.556 (+2), Lecco 2.801 (+7), Lodi 3.541 (+2), Mantova 3.407 (+1), Monza e Brianza 5.656 (+6), Pavia 5.488 (+3), Sondrio 1.540 (+17), Varese 801 (+19); e 2.033 casi sono in fase di verifica. 

Casi nelle province di lunedì 15 giugno
Casi nelle province di lunedì 15 giugno

Pregliasco: guardia alta su Milano, Bergamo e Brescia

"I dati di oggi non sono male: molti dei casi lombardi sono asintomatici svelati dai test. Bisogna tenere alta la guardia su Milano, Bergamo e Brescia". Queste le parole del virologo dell'Università di Milano Fabrizio Pregliasco, che ha aggiunto in merito ai numeri odierni: "Abbiamo un bel numero di tamponi, un buon dato su ricoveri e terapie intensive e un ottimo dato sui decessi. Teniamo alta la guardia, dunque".  

Il giorno delle nuove riaperture: l'ordinanza

Oggi, lunedì 15 giugno, scatta un nuovo step della Fase 3 con la riapertura di cinema, teatri e centri estivi, oltre che sale giochi e sagre locali. Regione Lombardia ha emanato un'altra ordinanza, valida fino al 30 giugno, che prevede anche una norma taglia-burocrazia per evitare che con i centri estivi, riservati ai ragazzi fino ai 17 anni, si ripeta quanto accaduto con i centri sociosanitari per le persone fragili, in gran parte parte ancora chiusi perché l’iter di riapertura prevede più step e non ha tempi certi. Ma non tutti i cinema a Milano hanno deciso di rialzare la serranda (Ecco chi apre). Sul piede di guerra discoteche e sale da ballo, che restano ancora bloccate. Lo slittamento delle aperture non trova d’accordo i gestori dei locali nostrani, "430 aziende in Lombardia, di cui 110 solo a Milano e provincia, su 2500 in tutta Italia", sottolinea Roberto Cominardi, titolare Old Fashion e presidente SilbFipe (associazione che raccoglie le imprese dell’intrattenimento da ballo) della provincia di Milano e coordinatore lombardo.

Pregliasco: vaccino antinfluenzale utile anche contro Covid

"I dati di efficacia mostrano l'opportunità del vaccino antinfluenzale per facilitare una prima diagnosi differenziale rispetto al Covid", ma "l'obbligo può creare rigurgiti". Lo ha detto Maurizio Pregliasco, direttore Sanitario dell'IRCCS Galeazzi di Milano, intervenuto durante la trasmissione agorà, su Rai 3. "Il problema dell'obbligatorietà - ha sottolineato il virologo - è la discussione vax e no vax. L'obbligo crea rigurgiti per una scelta che alcuni temono abbia affetti avversi. Io credo che la raccomandazione sia l'elemento più importante, come la raccomandazione del distanziamento e dell'igiene delle mani. Purtroppo, una quota parte della popolazione non crede nell'efficacia di questi interventi". L'antinfluenzale, ha precisato, "negli anni passati non è piaciuto tanto anche tra gli operatori sanitari per la difficoltà di capire che la malattia influenzale rappresenta un rischio per se stessi e per i propri pazienti. C'è stata una sottovalutazione dell'importanza della malattia". 

Inchiesta sulla zona rossa

Sul fronte giudiziario, la Procura di Bergamo ha incaricato un pool di periti che, partendo dai dati di quattro mesi fa, dovranno cercare di stabilire un eventuale nesso di causa-effetto tra la scelta di non isolare i comuni di Nembro e Alzano e l’incremento esponenziale di contagiati da Covid-19. Gli esperti dovranno analizzare l’andamento dei dati epidemiologici nei due comuni all’inizio di marzo, quando si decise di non istituire la zona rossa, e la perizia verrà inserita tra gli atti dell’inchiesta.

A 97 anni sconfigge il virus

Una storia di forza coraggio e speranza arriva da Canegrate, nel Legnanese, dova la 97enne Elda Re Fraschini ha ufficialmente sconfitto il Covid. Risultata positiva due mesi fa, ora ha avuto un doppio tampone negativo che ne certifica la guarigione.