MANUELA MARZIANI
Cronaca

Cinghiali in Lombardia, la linea dura di Beduschi: "Sono troppi, dobbiamo eliminarli"

La posizione dell’assessore regionale all’Agricoltura: “Oltre a provocare danni economici, ormai sono un pericolo anche per l’incolumità dei cittadini”

Alessandro Beduschi

Pavia - “L’ennesima aggressione di un cinghiale, questa volta a danno di una donna alle porte di Pavia, è la dimostrazione che la presenza eccessiva di questi animali selvatici è ormai un problema di ordine pubblico, non solo igienico-sanitario. Oltre a essere vettori di peste suina, con i danni che essa comporta agli allevamenti e al settore agroalimentare, i cinghiali sono diventati un pericolo per gli esseri umani, anche nelle loro normali attività quotidiane”.

A sottolinearlo è il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio (Lega) che ha annunciato un’interrogazione parlamentare. La Regione intanto ha messo in campo diverse azioni per eliminare una specie che non è più in equilibrio. “In Italia sono presenti tra i due e i tre milioni di capi – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Beduschi – che causano danni all’agricoltura, talvolta anche incidenti d’auto, sono vettori di peste suina e ora attaccano anche gli esseri umani”.

Notevoli le risorse, anche economiche, messe in campo dalla Regione che con il bilancio prevede altri stanziamenti. Con l’aiuto del mondo venatorio poi si sta procedendo all’abbattimento notturno dei cinghiali, mentre un bando è pronto (la scadenza è stata prorogata al 19 settembre visto l’elevato numero di richieste) per assegnare agli allevatori risorse con le quali recintare i loro allevamenti in modo da realizzare un piccolo fortino. “Abbiamo chiesto anche l’intervento dell’esercito – ha detto l’assessore – ci aiuterà per il dronaggio dei capi che dovessero nascondersi nel mais o per l’individuazione delle carcasse. Purtroppo siamo in guerra”.