Strangola la moglie e tenta il suicidio: confermata la condanna a 18 anni

Da tempo la coppia non andava più d'accordo

Il luogo dove è stata uccisa la donna a Cremona

Il luogo dove è stata uccisa la donna a Cremona

Cremona, 4 maggio 2018 - Per l'omicidio della moglie era stato condannato in abbreviato a 18 anni di reclusione Saddike Chabli, marocchino, che abita in Italia dal 1994. Oggi, la corte d'assise d'appello di Brescia ha confermato la sentenza di condanna a 18 anni.

Il 60enne è detenuto dal 12 gennaio del 2016 per aver ucciso nel sonno, strangolandola, la moglie Nadia Guessous, di 46 anni, sua connazionale. Il delitto avvenne nella camera da letto della casa dove i due e le loro figlie vivevano, a Cremona in via dell'Annona, nel quartiere periferico Zaist. Era capace di intendere e di volere quando strinse le mani al collo di sua moglie, la seconda. La notte dell'omicidio le figlie erano in Marocco. Da tempo la coppia non andava più d'accordo: Chabli, già padre di tre figli maschi avuti dal primo matrimonio, che vivono in Francia, era disoccupato dopo aver fatto, per vent'anni, il custode in una fabbrica alimentare del Cremonese. Provvedeva la moglie, con il suo lavoro nella mensa delle suore, a sostenere la famiglia. In passato, lei lo aveva denunciato per maltrattamenti. L'uomo era stato allontanato, poi lei lo aveva riaccolto in casa.